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CONCILIAZIONE E MEDIAZIONE TELEMATICHE NEL SISTEMA ITALO-EUROPEO
Il progetto involge, in primo luogo, l'analisi del procedimento di mediazione on line, avuto riguardo alle diverse variabili affermatesi nella prassi straniera (in particolare, nordamericana): dalle procedure blind bidding all'arbitrato telematico. In tale contesto occorre collocare i procedimenti già oggetto di disciplina da parte dei regolamenti adottati dagli organismi di mediazione, in forza di quanto statuito dal d. lgs. n. 28/2010; nonché il procedimento introdotto dal REgolamento UE, n. 524/2013. Oggetto di indagine è, in questa prima fase, la dinamica del procedimento on line e le connesse questioni inerenti a imparzialità, privacy, accesso. Particolare attenzione deve essere riservata anche alle modalità di conduzione del procedimento e di comunicazione delle parti: le tecniche di mediazione proprie del procedimento ordinario risultano inadeguate all'ambito in esame e occorre dunque indagare l'interferenza dei sistemi esperti con il risultato della "equa" composizione della lite; nondimeno, l'incidenza del mezzo mediato di comunicazione (es. e-mail) su uno dei profili che maggiormente connotano i sistemi ADR come la emersione degli interessi.Nella seconda fase, oggetto di analisi è il meccanismo ODR introdotto dal citato regolamento UE. Tale regolamento, contestuale alla direttiva 11/2013, se, da un lato, amplia l’ambito delle procedure (le ADR in generale, dall’altro limita l’applicazione alle vertenze tra consumatori e imprese, e non tra impresa e impresa.La Direttiva, infatti, discorre espressamente di «procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie, nazionali e transfrontaliere, concernenti obbligazioni contrattuali derivanti da contratti di vendita o di servizi tra professionisti stabiliti nell’Unione e consumatori residenti nell’Unione». Un sistema, quindi, destinato a questo tipo di controversie ma che potrà usufruire di un ampio numero di procedure, dalla mediazione all’arbitrato, fino alle negoziazioni paritetiche.La riflessione involge inevitabilmente la materia consumeristica, sì che le procedure ODR assurgono a servizi complementari e accessori ai contratti di vendita di beni e servizi in ambito europeo. Lo scopo del provvedimento è di garantire un livello elevato di protezione dei consumatori, grazie alla piattaforma ODR europea, che dovrà aiutare a trovare la risoluzione extragiudiziale, in modo rapido e indipendente, delle controversie suddette.Secondo il Regolamento, infatti, il mercato interno è una realtà di vita quotidiana per i consumatori quando viaggiano, fanno acquisti e effettuano pagamenti. I consumatori sono i principali soggetti del mercato interno e quindi dovrebbero essere anche la sua priorità principale. La dimensione digitale del mercato interno sta diventando essenziale sia per i consumatori che per i professionisti. Continua ad aumentare il numero di acquisti che i consumatori fanno online, nonché il numero di professionisti che vendono online. È opportuno, pertanto, che i consumatori e i professionisti si sentano sicuri quando effettuano operazioni online ed è quindi essenziale abbattere le barriere esistenti e rafforzare la fiducia dei consumatori. La disponibilità di un sistema di risoluzione delle controversie online (ODR) affidabile ed efficiente potrebbe contribuire ampiamente al raggiungimento di tale obiettivo. La ricerca vuole dunque evidenziare come, in questa prospettiva, celerità ed efficienza nella risoluzione delle controversie diventino il presupposto stesso del corretto funzionamento del mercato.La piattaforma ODR disciplinata dal regolamento - si tratta di un sito web interattivo con accesso gratuito e in tutte le lingue dell’UE - costituisce l’unico punto di accesso per i consumatori e i professionisti che desiderano risolvere in ambito extragiudiziale le controversie oggetto del Regolamento. Il progetto di ricerca vuole infine analizzare le criticità connesse al finanziamento privato riguardo alla imparzialità del meccanismo operativo.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | IMBRENDA Mariassunta | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.138,60 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | IMBRENDA Mariassunta (Coordinatore Progetto) CARAPEZZA FIGLIA Gabriele (Ricercatore) FEDERICO Andrea (Ricercatore) LAZZARELLI Federica (Ricercatore) MALOMO Anna (Ricercatore) |