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LE DECLINAZIONI DEL COMICO NELLA COMMEDIA ITALIANA DEL CINQUECENTO
Nel Cinquecento si assiste ad una vera e propria esplosione del genere comico; e non solo di commedie regolari, ma anche di forme irregolari di spettacolo (dalla commedia burlesca alla farsa). Determinante per gli autori comici fu soprattutto il bisogno di confrontarsi con la regola, sperimentando trame e situazioni in gran parte debitrici di fonti diverse, dalla novellistica di Boccaccio e di altri scrittori in volgare alla rielaborazione di temi popolareggianti, fino alla semplice riscrittura degli antichi, soprattutto di Plauto e di Terenzio, visti come modelli esemplari, in un'epoca in cui il canone dell'imitazione era vincente. Si aggiunga poi l'effetto normativo prodotto dalla scoperta della Poetica, un effetto dirompente ai fini della definizione del genere che conobbe, pur entro differenze notevoli nelle strategie di produzione del 'comico', una straordinaria fioritura per tutto il corso del secolo. Il fulcro del presente progetto di ricerca sta, appunto, in una riflessione rinnovata sulle diverse declinazioni del 'comico' nella commedia italiana del '500, senza trascurare il rapporto non sempre scontato e pacifico con il testo aristotelico, un testo con cui era necessario fare i conti sia pure per accettarlo o negarlo. Si tratta in ultima analisi di ridisegnare una mappa del teatro comico del Cinquecento,nell'intento di esplorare i meccanismi che presiedono nelle diverse aree geografiche e culturali (da Firenze a Siena, a Roma, a Napoli a Venezia all'area padana, ecc.) alla produzione del riso. Particolare attenzione sarà riservata all'abbondante trattatistica sul genere che sulla scia di Aristotele, fiorì per tutto il corso del secolo e anche oltre. Ma a parte la necessaria esplorazione teorica la ricerca mira a rintracciare nel vivo della produzione teatrale diffusa in quegli anni i diversi modi di porsi del 'comico', modi fortemente tributari di forme e modelli diversi di scrittura e di rappresentazione. Il cerchio si chiude esemplarmente sul caso singolare del napoletano Della Porta che segna, al giro di boa del secolo, il punto estremo di risoluzione del controverso rapporto con la regola.
Struttura | Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF | |
Responsabile | MONTANILE Filomena | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.650,00 euro | |
Periodo | 20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020 | |
Proroga | 20 febbraio 2021 | |
Gruppo di Ricerca | MONTANILE Filomena (Coordinatore Progetto) AJELLO Epifanio (Ricercatore) CHIRICO Irene (Ricercatore) GIULIO Rosa (Ricercatore) LEZZA Antonia (Ricercatore) SANTOLI Carlo (Ricercatore) |