Campi Flegrei e Vesuvio | Le ricerche di docenti dell'Università di Salerno sono diventate una "Storia di Successo" sul sito ESA

Agenzia Spaziale Europea

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L'area vulcanica napoletana, comprendente i Campi Flegrei e il Vesuvio, è una delle più complesse al mondo. Sebbene i due vulcani si trovino a soli 25 km di distanza l'uno dall'altro, le loro storie eruttive sono differenti e i materiali prodotti dalle rispettive eruzioni hanno caratteristiche diverse; tuttavia, a una profondità tra 8 e 10 km è probabilmente presente un unico corpo magmatico sotto l'intera area. I Proff. Antonella Amoruso e Luca Crecentini del Dipartimento di Fisica dell'Ateneo, in collaborazione con Adriano Gualandi, Assistant Professor del Department of Earth Sciences dell'Università di Cambridge (UK), hanno recentemente studiato le possibili interazioni tra i Campi Flegrei e il Vesuvio nei primi anni 2000, durante la transizione tra la fase di subsidenza e quella attuale di sollevamento dei Campi Flegrei. A tale scopo, hanno utilizzato la tecnica vbICA (variational bayesian Independent Component Analysis) per decomporre le serie temporali di deformazione del suolo ottenute dai dati delle missioni ERS ed Envisat dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) in componenti statisticamente indipendenti, costituite dalle distribuzioni spaziali dello spostamento del suolo e dalle evoluzioni temporali associate.
I risultati ottenuti grazie al patrimonio di dati prodotti da missioni non più attive da circa 14 anni hanno ottenuto il significativo riconoscimento di "Storia di Successo" da parte dell'ESA stessa.



Maggiori dettagli sul sito dell'Agenzia Spaziale Europea ESA.


Pubblicato il 11 Novembre 2024

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