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IDENTIFICAZIONE DELLE STRATEGIE DI INNOVAZIONE ATTRAVERSO L'ANALISI DEI BREVETTI

Anche se in letteratura i brevetti sono ampiamente utilizzati per analizzare le strategie di innovazione tecnologica adottate dalle imprese, principalmente si procede considerando soltanto una dimensione del processo di R&S. Nonostante esistano contributi in cui si effettuano dei mix tra i concetti legati all’innovazione, non è disponibile un framework che consenta di mappare le strategie di innovazione, considerando capacità, processi e competenze coinvolte nella fase di R&S. Il nostro obiettivo è creare un framework che combini tali variabili per analizzare i comportamenti innovativi con una prospettiva multidimensionale. Simulando un processo di innovazione attraverso un modello input-process-output, riteniamo che le capacità possano essere considerate l’input del nostro modello ed essere collegate alle strategie di exploitation ed exploration. Le attività sono invece collegate alle modalità organizzative della R&S e riassunte dalla scelta di collaborare con altre imprese oppure sviluppare processi chiusi. Infine il brevetto è la concreta manifestazione di competenze acquisite dall’impresa al termine del processo innovativo e può essere considerato una proxy di innovazione radicale o incrementale, a seconda del valore pioneristico dell’output. In termini di operazionalizzazione delle variabili, le capacità di ingresso – e le strategie exploration ed exploitation – vengono valutate per ogni area tecnologica in cui l’impresa è coinvolta: tali domini sono identificati attraverso i codici di classificazione del brevetto definiti Cooperative Patent Classification (CPC). Ciascun CPC definisce appunto un’area tecnologica in cui l’impresa opera e rappresenta l’unità di partenza per la nostra analisi: la sua rilevanza dipende del fatto che sia presente in almeno il 10% dei brevetti pubblicati nei precedenti cinque anni, consentendo di distinguere le capacità in core e non-core, mentre la strategia di sfruttamento o esplorazione dipende dal fatto che tale CPC sia presente nei brevetti depositati nei cinque anni precedenti oppure no. Interrogando il database PATSTAT si individuano tutti i brevetti depositati dalle imprese in quello specifico dominio e si etichettano come chiusi se nel campo applicant si rileva una sola impresa, aperti altrimenti. Una ulteriore etichetta viene attribuita al brevetto: esso è definito incrementale se è presente almeno una backward citation, altrimenti è radicale. Le backward citation vengono utilizzate in letteratura per individuare il livello pioneristico delle innovazioni (Ahuja e Lampert, 2001): un brevetto la cui domanda depositata non contiene citazioni a pubblicazioni antecedenti viene definito radicale. Per ogni CPC viene dunque effettuata una analisi su quattro livelli (rilevanza, capacità, processi e competenze), generando dodici combinazioni di comportamenti che descrivono la strategia di innovazione adottata dall’impresa in quello specifico dominio tecnologico (a titolo di esempio, l’innovazione in un’area tecnologica core in cui l’impresa sta sfruttando le proprie competenze e genera output incrementali attraverso processi che richiedono collaborazione con partner esterni definirà il comportamento core-exploitation-closed-incremental). Cumulando le informazioni individuali collezionate per ogni CPC è possibile mappare le strategie di innovazione delle imprese, nonché identificare l’impatto di ciascuno dei dodici comportamenti sulla strategia complessiva. Pertanto il framewkork consentirà di identificare le strategie di innovazione delle imprese in uno specifico intervallo di tempo e fornire uno strumento utile per il benchmarking (analisi firm level). Selezionando un campione di imprese, tale framework fornirà informazioni sull’innovazione in specifici settori (analisi industry level). Comparando i risultati ottenuti in differenti intervalli di tempo, potremo studiare i percorsi innovativi intrapresi dalle imprese e verificare l’evoluzione dell’adozione dei dodici differenti comportamenti.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Industriale/DIIN
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo7.500,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaCAPUTO Mauro (Coordinatore Progetto)
MICHELINO Francesca (Ricercatore)