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USO DI POLIMERI RICICLATI PER LO SVILUPPO DI NUOVI AGGREGATI ARTIFICIALI PER MALTE ALLEGGERITE ED ECOSOSTENIBILI.

Obiettivo della ricerca sarà la produzione di aggregati plastici aventi una maggiore adesione con la pasta cementizia. In particolare, per la realizzazione degli aggregati verrà utilizzato un materiale definito “end of waste” (materiale che sia sottoposto ad un’operazione di recupero e che soddisfa le condizioni poste dall’art. 184 ter del D.Lgs. 152/06). Il lavoro di ricerca partirà dal processo di produzione degli aggregati polimerici attraverso un processo di estrusione da fuso e dalla relativa ottimizzazione che sarà realizzata investigando le migliori condizioni di processo per ottenere un filamento che presenti una superficie altamente rugosa. A tale scopo, verrà utilizzato un processo di “foam extrusion” mediante il quale si verrà a generare una porosità sul filamento estruso. La variazione delle condizioni di processo e del quantitativo di agente schiumante serviranno a regolare la morfologia finale dell’estruso. Successivamente gli aggregati saranno ottenuti per granulazione del filamento e separati in base alla dimensione per vagliatura in modo da ottenere un assortimento granulometrico corrispondente a quanto stabilito dalla norma EN 196-1. Tali aggregati verranno sostituiti alla sabbia naturale in diverse frazioni volumetriche, agendo così sulla riduzione di peso. Le sostituzioni previste saranno 5%, 10%, 25% e 50%. Una volta prodotta la malta alleggerita, questa verrà caratterizzata allo stato fresco mediante misure di spandimento per valutare l’influenza degli aggregati sulla reologia. Le prove saranno effettuate secondo la norma EN 1015-3, misurando lo spandimento della malta sulla tavola a scosse. Allo stato indurito saranno realizzati campioni per determinare l’influenza delle diverse sostituzioni sulle proprietà meccaniche (compressione e flessione), di durabilità (assorbimento d’acqua, resistenza all’attacco solfatico e gelo-disgelo), sulle proprietà termo-igrometriche (conducibilità termica e permeabilità alvapor d’acqua), nonché sulle proprietà fisiche e morfologiche (densità, distribuzione degli aggregati all’interno della malta). Le prove meccaniche saranno effettuate su provini prismatici (40x40x160 mm) partendo da prove di flessione su tre punti e poi realizzando le prove di compressione sulle due metà ottenute dalla precedente prova (EN 196-1). Le prove di assorbimento d’acqua per capillarità consistono nell’immergere provini prismatici per una profondità compresa tra i 2 ed i 5 mm, valutando la risalita d’acqua per capillarità nel tempo. La resistenza all’attacco solfatico sarà valutata immergendo dei provini prismatici in una soluzione satura di Na2SO4 ed effettuando dei cicli di essicamento in stufa. L’influenza della sostituzione della sabbia naturale con quella artificiale sulla conducibilità termica sarà valutata attraverso l’utilizzo di uno strumento a piastra (GHP = Guarded Hot Plate). I provini di malta saranno posti tra una piastra calda ed una fredda: valutando il flusso di calore che si genera a causa del gradiente di temperatura, è possibile determinare la conducibilità termica tramite il postulato di Fourier. Sarà altresì investigata la possibilità di saturare con acqua tali aggregati per contrastare i fenomeni di ritiro.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Industriale/DIIN
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo8.050,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaDI MAIO Luciano (Coordinatore Progetto)
INCARNATO Loredana (Ricercatore)