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FISICA DELLA GRAVITAZIONE, ASTROFISICA E COSMOLOGIA

Il concetto di Dark Energy e’ stato introdotto negli ultimi anni per spiegare la fase accelerata dell'Universo. Una possibilita’ e’ introdurre la costante cosmologica (K) nell’equazioni di campo che descrivono l’evoluzione dell’Universo. Tuttavia il valore di K necessario per raccordare i dati sperimentali non trova alcuna spiegazione nell'ambito della fisica delle interazioni fondamentali. La corretta interpretazione degli attuali dati osservativi suggerisce di considerare le Teorie Estese della Gravitazione (TEG). In questo ambito si intende studiare le modifiche dell'espansione cosmologica dell'Universo, quindi della storia termica delle particelle, e gli effetti sulla generazione dell'asimmetria materia antimateria nell'Universo o la formazione degli elementi leggeri primordiali. Inoltre si intende applicare tali studi a possibili tecniche sperimentali per testare tali teorie (ad es. fisica satellitare o interferometrica), e studiare aspetti connessi con la QFT. In quest'ultimo caso, e' di notevole interesse studiare la connessone tra campi gravitazionali e neutrini, in particolare la possibilita' di determinare fasi geometriche in presenza di campi gravitazionali o le oscillazioni di neutrini in campi gravitazionali forti o sistemi accelerati.Siamo entrati a far parte della collaborazione Robonet, che attraverso il nuovo progetto ROME/REA mira alla caratterizzazione dettagliata di eventi di microlensing planetario attraverso una combinazione di osservazioni di survey e follow-up completamente automatizzate. In quest'ambito, sarà fondamentale il nostro contributo nella modellazione in tempo reale degli eventi. Siamo entrati a far parte del Microlensing Science Investigation Team della missione WFIRST della NASA, che sarà lanciata nel 2025. In quest'ambito, stiamo contribuendo allo sviluppo di un software di modellazione pubblico in Python, basato sul nostro codice pubblico per il calcolo delle curve di luce. Sarà di primaria importanza l'estensione delle capacità del nostro codice nella modellazione anche di eventi di microlensing con più pianeti contemporaneamente. Inoltre, miriamo a rendere sempre più efficace la modellazione degli eventi. Parteciperemo anche all'analisi degli eventi osservati dalla campagna C9 della missione K2, svoltasi nel 2016.L'acquisizione di dati con l'Osservatorio Astronomico proseguirà, estendendo il nostro contributo anche al follow-up di eventi individuati dalla missione Gaia. Proseguiremo con le nostre collaborazioni con MiNDSTEp e KELT.Nell'ambito del lensing da buchi neri, miriamo ad estendere i nostri studi sulle righe di emissione al caso di buchi neri rotanti e ad investigare in dettaglio sistemi binari misti con oggetti normali ed oggetti esotici che violano le condizioni di energia.