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REGOLAMENTAZIONE OTTIMA DEI SIN GOODS QUANDO GLI INDIVIDUI HANNO PREFERENZE IPERBOLICHE

Lo scopo della presente ricerca è caratterizzare e confrontare le scelte di politica fiscale e di regolamentazione ottime di pianificatori sociali che perseguono obiettivi diversi (paternalistici versus cinici), considerando diversi orizzonti temporali, al fine spiegare le differenze nelle politiche adottate nei diversi paesi e di valutare se la stabilità politica va di pari passo con un intervento pubblico più severo.Seguendo l’impostazione di O'Donoghue e Rabin (2006), si intende sviluppare un modello di tassazione ottimale dei beni di consumo nel quale si sostituisce l’assunzione standard che tutti i consumatori hanno il pieno controllo di sé con l'ipotesi che alcuni di essi hanno un certo grado di problemi di autocontrollo, rappresentati da una sopravvalutazione del presente rispetto al futuro. Questa caratteristica delle preferenze induce gli individui a consumare una quantità eccessiva di sin goods. In particolare, si analizza un’economia caratterizzata da due beni, il sin good e un bene composto. Il prezzo di entrambi i beni è normalizzato a uno, il tempo è discreto e il consumo può verificarsi in tutti i periodi. La caratteristica essenziale dei sin goods è che il consumo corrente genera un godimento immediato, ma anche costi sanitari futuri o altre conseguenze negative. Per incorporare questa caratteristica nel modello, si assume che l'utilità istantanea di ciascun individuo nel periodo t sia uguale alla differenza fra i benefici immediati del consumo corrente dei due beni e i costi legati alle conseguenze negative per la salute del consumo passato del sin good. Come gli individui scambiano i benefici immediati contro i futuri costi sanitari dipende dalle loro preferenze intertemporali e dal peso che danno al presente rispetto al futuro. Nell’analisi del benessere la maggiore propensione verso il presente è considerata come un errore. Quindi, maggiore è il peso delle gratificazioni immediate rispetto ai costi futuri, maggiore sarà la distanza del consumo effettivo da quello efficiente. Il pianificatore sociale può ridurre tale distanza tassando il consumo del sin good. Diversamente da O'Donoghue e Rabin (2006) si assume che limposizione fiscale sia socialmente costosa e che, in alternativa alle imposte, il legislatore possa influenzare le scelte degli individui attraverso diverse forme di regolamentazione che riducono l’utilità marginale del consumo del sin good. La prima domanda cui si intende rispondere riguarda l’ottima combinazione di tasse e regolamentazione scelta da un pianificatore sociale sia nell’ipotesi che costui sia paternalistico che nell’ipotesi che sia cinico. In secondo luogo, si vuole analizzare come si modifica la scelta del pianificatore quando aumenta il peso relativo del presente rispetto al futuro nelle preferenze degli individui. Infine si intendono testare le predizioni empiriche del modello.

DepartmentDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost2.565,00 euro
Project duration7 November 2014 - 6 November 2016
Proroga6 novembre 2017
Research TeamROMANO Maria Grazia (Project Coordinator)
MENICHINI Anna Maria Cristina (Researcher)