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SVILUPPO FINANZIARIO E DUALISMO ECONOMICO

Questo progetto si occupa di esaminare l’impatto di varie misure di "financial development"sul fenomeno del dualismo economico in Italia, potendo contare su dati disaggregati a livello provinciale (NUTS3: Nomenclatura dell’Unità Territoriale Statistica a livello Provinciale) e locale (SLL: Sistema Locale del Lavoro) e su un campione di banche molto eterogeneo (commerciali e cooperative). I dati sui bilanci bancari sono estratti dall’archivio dell’Associazione Bancaria Italiana sul periodo 1994-2008 (soggetto a possibile espansione fino all’anno 2010), mentre quelli riguardanti il territorio dal database dell’ISTAT. Sfortunatamente, risulta difficile reperire dati disaggregati che catturino il potere di mercato delle banche in ambienti locali (inerenti alle banche che possiedono un solo sportello) in quanto possiamo disporre solo di dati su banche che possiedono più di tre sportelli a livello comunale (Fonte: Bollettino Statistico Banca d’Italia). Quindi risolveremo questo problema considerando i dati di bilancio delle “single–branch banks”, soprattutto quelle banche con una posizione dominante a livello SLL (relativa ad un’elevata percentuale di depositi e prestiti). A tale scopo, confronteremo anche come il management delle cooperative sia in grado di gestire le sofferenze bancarie in diversi ambienti rispetto al management degli istituti commerciali.In questo progetto applicheremo una procedura two-step.Nel primo step, stimeremo l’efficienza bancaria (di costo e di profitto) usando il metodo parametrico. Dalla letteratura sappiamo che i principali approcci utilizzati per calcolare i punteggi di efficienza sono i modelli non parametrici e parametrici. Non esiste un deciso consenso su quale metodo (parametrico o non parametrico) adottare per misurare l'efficienza. Nella nostra analisi utilizzeremo una frontiera stocastica che ci permette di valutare l'impatto dei fattori ambientali e di rischio per le banche in modo più flessibile di quanto sarebbe stato possibile con metodi non parametrici. Quindi, ci baseremo sulla Stochastic Frontier Analysis (v. Kumbhakar e Tsionas, J. of Prob. and Stat., 2011; per una survey sui recenti sviluppi dei modelli di frontiera stocastica), il cui ulteriore vantaggio consiste nel prendere in considerazione possibili disturbi nei dati per calcolare i punteggi di efficienza.Nel secondo step l'impatto di varie misure di "financial development" (volume di credito ed efficienza bancaria) sullo sviluppo locale (e quindi sul fenomeno del dualismo economico in Italia) sarà esaminato a livello di sistema locale del lavoro. La stima di funzioni consuete in questa letteratura (v. Hasan et al., 2009) sarà implementata tenendo conto dei fattori alla base della localizzazione bancaria nei vari sistemi locali del lavoro (v. Guiso et al., QJE, 2004).Da questo progetto ci aspetteremo di accertare se (i) lo sviluppo del settore finanziario possa influire positivamente sulla crescita economica; (ii) in mercati monopolistici, dove esistono banche con un solo sportello, lo sviluppo finanziario possa contribuire meno alla crescita economica, perché le banche sono incentivate al rent-seeking e (iii) la presenza di banche cooperative nel sistema finanziario possa dare un maggiore contributo in termini di crescita rispetto agli altri intermediari. Tale risultato potrebbe essere dovuto alla maggiore stabilità finanziaria delle cooperative dovuta allo stretto legame con la clientela, che abbasserebbe la probabilità di rischio associato al tipo di borrower. Una maggiore stabilità finanziaria degli intermediari finanziari potrebbe essere un prerequisito fondamentale affinché essi raggiungano alti livelli di efficienza, incentivando così lo sviluppo economico.