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UN'ANALISI EMPIRICA DELLA RELAZIONE TRA REPORTING BIAS, SALUTE MENTALE E LA DOMANDA DEI SERVIZI SANITARI
Il progetto di ricerca si baserà sull'esplorazione dei dati dell'indagine "Health Survey" for England che dispongono di informazioni sui biomarkers degli individui direttamente collezionati da personale qualificato. Nel dataset esistono informazioni su Colesterolo, Ferretinina, Emoglobina, Fibrinogeno,Vitamina D, oltre a informazioni su misure di funzionalità fisica ed informazioni su variabili socio-economiche e domanda dei servizi sanitari. L'idea è quella di aggregare tali indicatori attraverso tecniche di statistica multivariata (es. metodo delle componenti principali) in modo da costruire un'indicatore di salute oggettiva. Successivamente, per diversi valori di tale indicatore si intende stimare la media o il valore modale di salute percepita degli individui con valori simili rispetto all'indicatore di salute oggettiva. La discrepanza tra la salute percepita ed il valore medio o modale di salute percepita di individui in condizioni di salute oggettiva simili è interpretabile come il reporting bias individuale. Lo stadio successivo sarà quella di stimare un modello di regressione che ha il reporting bias come variabile dipendente e la salute mentale ed altri controlli come regressore per poi verificare la significatività di tale variable. Successivamente, si intende testare l'impatto del reporting bias sulla domanda di servizi sanitari.L'analisi condotta potrebbe essere interessante sia sotto il profilo dell'economia normativa, sia per le implicazioni di policy.Da una parte, il reporting bias positivo (salute percepita peggiore di quella oggettiva) potrebbe costituire ciò che Sen e Williams (1982) definiscono un "expensive taste", imputabile ad uno standard di "buona salute" superiore alla media. Secondo alcuni approcci normativi , tali preferenze non necesseriamente dovrebbero essere soddisfatte all'interno di un servizio sanitario nazionale (es Kaplow, 2005).Dall'altra parte, se tale forma di preferenza trovasse soddisfazione all'interno del servizio sanitario nazionale, ciò potrebbe costituire una determinante di spesa non appropriata.In questo caso un miglioramento paretiano potenziale si avrebbe se tali preferenze trovassero soddisfazione nei servizi di salute psicologica e mentale e non nei servizi sanitari classici. Più in generale, la stima della domanda di servizi sanitari indotta da una sopravvalutazione dei problemi di salute congiuntamente ad un'analisi normativa di tali preferenze potrebbe costituire un'informazione preziosa per i policy makers interessati a contenere la spesa sanitaria non appropriata.Principale Bibliografia:Groot, W. (2000), Adaptation and scale of reference bias in self-assessments of quality of life, Journal of Health Economics, 19 (3), 403–420.Jones, A.M., Schurer, R. (2011), How does heterogeneity shape the socio-economic gradient in health satisfaction?, Journal of Applied Econometrics, 26, (4): 549-579.Jones, A.M., Rice, N., Robone, S. (2012), A comparison of parametric and non-parametric adjustements using vignettes for self-reported data, HEDG Working Papers 12/10. Johnston, D., Propper, C., et al. (2011), Child Mental Health and Educational Attainment: multiple observers and the measurement error problem, IZA Discussion Paper 5874/2011.King G., Murray C. J. L., Salomon J., Tandon A. (2004), Enhancing the validity and cross-cultural comparability of measurement in survey research, American Political Science Review, 98(1), 184-91Lindeboom, M., Kerkhofs, M. (2009), Health and work of the elderly: subjective health measures, reporting errors and endogeneity in the relationship between health and work, Journal of Applied Econometrics, 24: 1024-1046.Lindeboom, M., Van Doorslaer, E. (2004), Cut-point shift and index shift in self-reported health, Journal of Health Economics, 23: 1083-1099.Sen, A. (2002), Health:Perception vs observation,British Medical Journal, 324:860-861.Sen, A., Williams (Eds) (1982), Utilitarianism and Beyond. Cambridge: Cambridge University Press.
Department | Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES | |
Principal Investigator | CARRIERI Vincenzo | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 2.874,00 euro | |
Project duration | 7 November 2014 - 31 December 2020 | |
Research Team | CARRIERI Vincenzo (Project Coordinator) ABATEMARCO Antonio (Researcher) |