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STRUTTURE ORGANIZZATIVE BANCARIE, CREDITO E SVILUPPO
L’idea di ricerca che caratterizza questo progetto è dunque individuare l’impatto del modello di business della banca sul livello di credito, tentando anche di valutare gli effetti sull’economia reale. Ciò verrà svolto innanzi tutto con riferimento all’Italia, specie in virtù della disponibilità di dati dettagliati a livello di banca e di territorio (provenienti dalla Banca d’Italia e dell’Istat), ma vi sarà anche il tentativo di svolgere indagini simili per alcuni Paesi europei (contando su dati Eurostat e Bankscope). I risultati delle analisi empiriche serviranno a verificare se la presenza di cooperative di credito – che concorrono con le banche commerciali per acquisire clientela, soci e investitori – consente di aumentare la capacità di resistenza del sistema finanziario e le possibilità di sviluppo di quello economico. Non va del resto dimenticato che contrariamente alle banche commerciali – il cui obiettivo è generare profitti già nell’immediato, cosa che tende ad orientarle più sulla finanza che sul credito – le banche di stampo cooperativo guardano essenzialmente all’attività tradizionale di prestito, e quindi sono più inclini ai rapporti personali e al supporto agli investimenti, in special modo quelli delle piccole e medie imprese. Ciò le rende uniche nel sostenere il tessuto sociale delle comunità locali e nel garantire fondi anche in situazioni difficili. I dati sul credito degli ultimi anni in Italia – prima base di partenza della ricerca – testimoniano che, nel periodo successivo allo scoppio della crisi finanziaria del 2008, mentre si assisteva ad una riduzione del volume dei prestiti da parte di molte delle banche medio-grandi, le banche popolari e le banche di credito cooperativo (BCC) proseguivano a concedere credito a famiglie e imprese. A fronte di una crisi così inaspettatamente lunga (sette anni) e profonda (in Italia sono stati persi dieci punti di PIL), molti di quei crediti hanno dato ossigeno alle comunità locali, perché hanno evitato ulteriori fallimenti d’impresa e licenziamenti di lavoratori, sebbene parte di essi si siano inevitabilmente trasformati in sofferenze. Tutti i fattori precedenti saranno inglobati un’analisi econometrica che, servendosi di strumenti quali growth regressions o modelli GMM e avendo come riferimento le singole unità territoriali (province e comuni), proverà a spiegare il ruolo esercitato sulla stabilità e sulla crescita economica dal sistema bancario nel suo complesso, ma soprattutto dalla presenza più o meno diffusa di forme di credito cooperativo. Ai fini del tema di ricerca in questione, un aspetto certamente non secondario sarà anche valutare l’opportunità che nei vari mercati locali possa esistere una concorrenza tra banche cooperative. Per quel che riguarda l’Italia, ad esempio, il sistema delle BCC si contraddistingue per la possibilità che, pur in presenza di un’impostazione comune di tipo cooperativo e di un sistema “arete” che le unisce, esse finiscano per farsi concorrenza all’interno di molti comuni (cioè, nei vari piccoli mercati di riferimento prevalente). Ciò costituisce un caso unico a livello internazionale, perché, se si appartiene a un sistema mutualistico e si condividono strutture centrali le quali forniscono servizi non altrimenti producibili al livello di singola banca, sarebbe logico che poi nessuna BCC si mettesse in concorrenza con un’altra BCC. E’ probabile che tale anomalia verrà risolta con l’unica capogruppo congetturata all’interno del recente disegno di riforma del settore; tuttavia, verranno qui implementati modelli e tecniche tramite i quali comprendere se questa singolarità ha giocato un ruolo sulla performance dei singoli istituti di credito e su quella del territorio in cui essa si è manifestata.
Department | Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES | |
Principal Investigator | COCCORESE Paolo | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 2.684,00 euro | |
Project duration | 29 July 2016 - 20 September 2018 | |
Proroga | 20 settembre 2019 | |
Research Team | COCCORESE Paolo (Project Coordinator) CARLUCCI Fabio (Researcher) DESTEFANIS Sergio Pietro (Researcher) SANTUCCI LAURA (Researcher) |