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SELF IMAGE, ENVIRONMENTAL ATTITUDE AND BEHAVIOUR

Il progetto di ricerca vuole definire una struttura teorica che consideri il ruolo della Self – Image, dell’attitudine e la sensibilità verso le problematiche ambientali e del comportamento a favore dell’ambiente. L’interesse e il comportamento ambientalista tra gli altri elementi sono influenzati dalla percezione che ciascun individuo ha di se stesso. Questa percezione di se stessi influenza notevolmente i comportamenti economici degli agenti. Akerlof e Kranton (2000) hanno formalizzato la percezione di se stessi definendola come l’identità di un agente. Nella progetto di ricerca si vuole utilizzare questa formalizzazione per identificare agenti con comportamenti rispettosi dell’ambiente ed agenti che non rispettano l’ambiente. Successivamente si mostrerà come l’identità possa influenzare la struttura delle preferenze degli agenti e il loro modo di massimizzare i payoffs. Questa metodologia potrà aiutare a comprendere come il comportamento degli agenti potrà cambiare a seconda delle situazioni essendo sostanzialmente differente per ogni individuo che presenta una propria e peculiare identità. Le funzioni di utilità usate da Akerlof e Kranton sono diverse per ogni agente con diversa identità e quest’ultima grandezza dipende dalla categoria sociale di appartenenza, dal modo di comportarsi di ogni agente che appartiene a diverse categorie, dalle azioni di ogni singolo agente e dalle sue caratteristiche. Partendo da queste basi scientifiche il progetto vuole mostrare il ruolo della Self – Image nel generare comportamenti a favore dell’ambiente e nell’incrementare l’interesse verso l’ambiente. Nella nuova struttura teorica si individuerà la possibilità di estendere l’analisi della precedente letteratura in due direzioni fondamentali: innanzitutto si determinerà una possibile connessione tra la funzione di utilità con la presenza del concetto di identità descritta da Akerlof e Kranton ( 2000, 2005) ed il modello di motivazione morale e incentivi sociali descritto da Brekke et al. (2003, 2010) e Czajkoswi et al. (2015); in secondo luogo, differentemente da Brekke et al. (2003, 2010) la ricerca si concentrerà sull’analisi del comportamento di due diverse categorie di agenti caratterizzati da differenti livelli ottimali di “ideal and moral effort”. Per sviluppare l’analisi empirica si utilizzerà un data set di circa 36.000 individui estratto dal Multipurpose Household Survey (MHS) sviluppato annualmente dall’Istat. Si considererà il 1998 poiché in quel periodo era totalmente assente qualsiasi campagna di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e, quindi, gli intervistati rispondevano al questionario esclusivamente influenzati dalle proprie convinzioni e sensibilità verso le tematiche ambientali. Occorre anche sottolineare che questa tipologia di analisi non è mai stata sviluppata per Paesi appartenenti all’area mediterranea.