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VERIFICA SPERIMENTALE DELLE TRASFORMAZIONI CAMPO-VICINO ' CAMPO-LONTANO DA MISURE NON RIDONDANTI CON GEOMETRIA DI SCANSIONE SFERICA
Nella presente ricerca, si verificheranno sperimentalmente le trasformazioni non ridondanti NF–FF non ancora validate, utilizzanti un numero minimo di dati di campo vicino acquisiti mediante scansione sferica o lungo una spirale sferica. In particolare, si valideranno le trasformazioni NF–FF con scansione sferica in cui i dati per la trasformazione classica sono ricostruiti da quelli non ridondanti mediante rappresentazioni basate sull’utilizzo delle modellazioni flessibili [C.Gennarelli et al., Int. J. AP 2011], ovvero un cilindro terminato da due semisfere per antenne lunghe ed una superficie formata da due “scodelle” dello stesso diametro, ma con curvature eventualmente differenti, nel caso di antenne quasi-piane. Tali modellazioni risultano molto più efficienti di quelle ellissoidali dal punto di vista della riduzione dei dati, in quanto, scegliendo opportunamente i parametri che le caratterizzano, generalmente sposano meglio la geometria delle antenne di utilizzo pratico. Il codice che implementa la tecnica di acquisizione sarà ottimizzato per il sistema realizzato. Quindi, verrà messo a punto il corrispondente algoritmo di interpolazione viaggiante (Optimal Sampling Interpolation, OSI) per la ricostruzione dei dati necessari per la trasformazione classica e si verificherà sperimentalmente che la tecnica di campionamento e il processo interpolatorio siano precisi e stabili. Ciò verrà effettuato verificando sia l’accuratezza della ricostruzione della tensione misurata dal probe in più piani di taglio che quella ottenuta in campo lontano a valle della trasformazione. Si procederà poi alla validazione delle trasformazioni NF–FF con scansione lungo una spirale sferica per antenne lunghe, in cui i dati per la scansione sferica classica sono ricostruiti mediante un algoritmo OSI applicato o alla rappresentazione basata sull’utilizzo della modellazione ellissoidale prolata [C.Gennarelli, et al., TOEEJ, 2009], o a quella ottenuta considerando l’AUT come racchiusa in un cilindro terminato da due semisfere [C.Gennarelli, et al., PIER B, 2012]. Sarà così disponibile un “tool” efficiente e testato di trasformazioni NF–FF da misure non ridondanti con geometria di scansione sferica che, tenendo opportunamente conto della topologia dell’antenna, consente di ricostruire accuratamente il suo pattern di radiazione con un significativo risparmio del tempo di misura. Ci si propone, infine, di validare sperimentalmente le tecniche [C.Gennarelli, et al., TOEEJ, 2011 & JEMAA, 2012] per la compensazione degli errori di posizionamento nelle trasformazioni NF–FF con scansione sferica da dati non ridondanti. Infatti, a causa della risoluzione finita dei sistemi di posizionamento del probe di misura e dell’AUT, non sempre è possibile ottenere dei campioni nelle posizioni fissate dalla rappresentazione non ridondante, mentre è certamente possibile misurare accuratamente le posizioni effettive con metodi ottici. A tal fine, sono state proposte in precedenti richieste due tecniche che consentono di ricostruire i campioni uniformi da quelli irregolarmente spaziati. La prima è basata sull’utilizzo di una tecnica iterativa e l’altra fa uso della decomposizione a valori singolari (Singular Value Decomposition, SVD). Ciascuna presenta vantaggi e limitazioni in dipendenza della particolare distribuzione dei dati di misura. Quella basata sull’utilizzo della tecnica iterativa risulta convergente se è possibile instaurare una corrispondenza biunivoca che associa a ciascun punto di campionamento uniforme quello non uniforme più vicino. Quella che fa uso della SVD può essere applicata convenientemente quando il problema bidimensionale di partenza può essere ricondotto alla soluzione di due problemi monodimensionali indipendenti. Ciò si verifica nel caso in cui la scansione è effettuata muovendosi lungo i paralleli e, quindi, è lecito assumere che i campioni siano non uniformemente distribuiti su paralleli a loro volta irregolarmente spaziati.
Department | Dipartimento di Ingegneria Industriale/DIIN | |
Principal Investigator | GENNARELLI Claudio | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 15.402,00 euro | |
Project duration | 11 December 2013 - 7 March 2016 | |
Research Team | GENNARELLI Claudio (Project Coordinator) D'AGOSTINO Francesco (Researcher) FERRARA Flaminio (Researcher) GUERRIERO Rocco (Researcher) MIGLIOZZI Massimo (Researcher) |