Attività | Caselle in Pittari Archeological Project
Attività Caselle in Pittari Archeological Project
Responsabile scientifico: prof.ssa Antonia Serritella
Dal 2014 il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno conduce indagini sistematiche nell’insediamento lucano di Caselle in Pittari (SA), nell’entroterra del Golfo di Policastro. Del sito, individuato negli anni Sessanta del secolo scorso da J. de La Géniere, erano noti i resti di una necropoli monumentale della seconda metà del IV sec. a.C., riportata alla luce nei primi anni Ottanta, a nord-ovest dell’insediamento. Indagini più estese, avviate in occasione dell’espianto di un uliveto secolare, furono condotte dalla Soprintendenza Archeologica Territoriale fra il 1990 e il 2006.
L’équipe dell’Università degli Studi di Salerno fino al 2016 ha effettuato campagne di ricognizione di superficie per individuare l’estensione dell’abitato, i cui limiti non coincidono con quelli del Parco Archeologico (Pianoro Inferiore), ma vanno ricercati sul pianoro posto immediatamente a nord (Pianoro Superiore). Dal 2017, su Concessione del Ministero della Cultura, effettua scavi sistematici all’interno dell’abitato che occupa un’area a forma di triangolo con il vertice verso sud, dove si incontrano due fiumare (Vallone Grande a ovest, Vallone Piccolo a est), che la delimitano sui due lati. I due corsi d’acqua, oltre a favorire l’approvvigionamento idrico, sono vie di comunicazione con la costa: essi, infatti, si immettono nello Sciarapotamo, affluente del Bussento che, sicuramente navigabile in alcuni tratti fino ai primi decenni del secolo scorso, giunge al mare.
I dati disponibili indicano che l’insediamento sorge nella seconda metà del IV sec. a.C., sebbene labili indizi consentano di ipotizzare un’occupazione in una fase più antica, e si struttura fra la fine del secolo e i primi decenni del III sec. a.C. L’abbandono può essere fissato alla fine del III sec. a.C., forse in relazione al processo di romanizzazione del territorio che culminerà con la deduzione sulla costa della colonia di Buxentum nel 194 a.C.
Al momento sono stati riportati alla luce parte di sei edifici, quattro dei quali organizzati lungo un asse stradale (plateia A) che attraversa il pianoro in direzione nord-sud ed è intersecato da assi di più ridotte dimensioni est-ovest (stenopos a).
Nella campagna del 2025 è previsto l’ampliamento dello scavo del Complesso sacro complesso sacro organizzato su due terrazze, ben separate da un salto di quota, in cui lo scorso anno sono stati rinvenuti importantissimi documenti epigrafici, catalogazione e studio dei reperti mobili e numismatici; indagini geofisiche in collaborazione con il CNR-IMAA di Tito Scalo (PZ); indagini geomorfologiche, analisi polliniche, analisi archeometallurgiche in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra e delle Risorse dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”; analisi impianto topografico, rilievo architettonico; foto-rilevamento; campagna fotografica RTI dei documenti epigrafici; comunicazione, promozione e valorizzazione dei Beni Archeologici.
Bibliografia:
Fiammenghi, F. Salomone, A. Serritella, Caselle in Pittari, in K. Mannino, F. D’Andria (a cura di), Ricerche sulla casa in Magna Grecia e in Sicilia (Atti del Colloquio, Lecce 1992), Galatina 1996, pp. 321-334; A. Serritella, ‘Caselle in Pittari: un sito lucano nell’entroterra del golfo di Policastro’, in Oebalus. Studi sulla Campania nell’antichità 9, 2014, pp. 227-242; A. Serritella, ‘Recenti ricerche a Caselle in Pittari’, in G.F. La Torre, F. Mollo (a cura di), Il Golfo di Policastro tra Enotri e Lucani: insediamenti, assetto istituzionale, cultura materiale (Atti del Convegno Internazionale, Tortora 2016), Soveria Mannelli 2018, pp. 261-272; A. Serritella, ‘L’antico insediamento di Caselle in Pittari’, in F. Abbate, A. Ricco (a cura di), Ritorno al Cilento. Saggi di archeologia e storia dell’arte, Foggia 2019, pp. 61-66; A. Serritella, ‘L’abitato di Caselle in Pittari’, in O. de Cazanove, A. Dupoly (a cura di), La Lucanie entre deux mers. Archéologie et Patrimoine (Atti del Convegno Internazionale, Parigi 2015), Napoli 2019, pp. 441-448; A. Serritella, M.L. Rizzo, ‘Nuove ricerche a Caselle in Pittari’, in Fasti on line Document Reserch, 2019-439, pp. 1-11; L. Capozzoli et alii, ‘Preliminary geophysical surveys and archaeological studies into the buried urban plan of the Lucanian settlement of Caselle in Pittari’, in IMEKO TC-4 MetroArchaeo 2020, pp. 457-460; A. Serritella-M. L. Rizzo, ‘Un’officina metallurgica a Caselle in Pittari’, in Fasti on line Document & Reserch 2021-507, pp. 1-13; Serritella, Abitare a Caselle in Pittari, in AION Nuova Serie 29, 2022, pp. 247-257; M.L. Rizzo, M. Scafuro, A. Serritella, Caselle in Pittari. Architettura domestica in un centro del golfo di Policastro, in R. Di Cesare, C. Malacrino, A. Quattrocchi (a cura di) “Paradeigmata. Cantieri, tecniche e restauri nel mondo greco d’Occidente (Atti del Convegno Internazionale di Studi Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, 4-5 luglio 2023), Roma 2024, pp. 61-73; Balassone G., M.L. Rizzo, A. Serritella, De Bonis, E. Valente, P. Boni, Archaeometric investigations on iron slags from the metallurgical workshop of Caselle in Pittari settlement (Campania region, southern Italy): a first look, poster al 93° Congresso SGI congiunto SIMP “Geology for a sustainable management of our Planet” (Bari, 3-5 settembre 2024); E. Valente, A. Serritella, M.L. Rizzo, M. Scafuro, C. Scirocco, D. Guida, C. Comegna, G. Balassone, E. Russo Ermolli, First geoarchaeological and archaeometric investigation at the Lucanian (4 th – 3 rd century BCE) site of Laurelli (Cilento, Vallo di Diano and Alburni UNESCO Global Geopark - southern Italy), in Geosciences 2025, 15, 25, pp. 1-30; M.L. Rizzo, M. Scafuro, A. Serritella, O. VOZA, Sistemi insediativi fra le Valli del Mingardo e del Bussento, in M. Scafuro, L. Vecchio (a cura di) “Gli spazi della città: istituzioni, forme e funzioni”, VIII Convegno Internazionale di Studi, Dialoghi sull’Archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo (Paestum, 19-21 ottobre 2023), in cds.
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Componenti del gruppo di ricerca:
Maria Luigia Rizzo: responsabile delle attività sul campo; Michele Scafuro: studio dei reperti mobili; Federico Carbone: studio dei documenti numismatici; Elio De Magistris: fotointerpretazione, studio viabilità e paesaggio; Mauro Menichetti: studio della romanizzazione e cultura artistica di età romana; attività di Terza Missione; Luigi Vecchio: quadro storico e studio dei documenti epigrafici; Ottavia Voza: impianto topografico, rilievo e restauro delle strutture; Chiara Comegna: archeobotanica; Paolo Poccetti: studio dei documenti epigrafici; Ettore Valente, Università degli Studi di Napoli “Federico II”: studio della geomorfologia; Pina Balassone, Università degli Studi di Napoli “Federico II: archeometallurgia; Enzo Rizzo, Università di Ferrara e Luigi Capozzoli CNR-IMAA di Tito Scalo (PZ): indagini geofisiche; Giuseppe Rivello: consulente per la Comunicazione.
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