Research | Funded Projects

MODELLO CONFEDERALE E GOVERNANCE EUROPEA

Parlare in questo periodo storico di confederazioni, o per meglio dire di accordi a schema confederale, o ancora di elementi confederali all’interno degli schemi di governance multi-livello, potrebbe far storcere il naso a chi da anni si interessa delle dinamiche di federalizzazione intra ed extra nazionali.Tutto ciò sul presupposto che la riproposizione di un’antica dicotomia tra Stato federale, inteso come punto d’arrivo di un vero processo federalizzante, e confederazione di Stati, intesa come mero punto di transizione verso la meta, nulla possa aggiungere al dibattito odierno.Non è così. Se per un attimo facciamo attenzione all’evoluzione dello stesso termine federalismo, così come riplasmato dal suo concreto atteggiarsi nelle realtà nazionali, e ne cogliamo al contempo la policromatica essenza, potremmo oggi, attraverso un percorso di ricerca ad hoc, in un momento di black out decisionale per l’Europa, aggiungere alla strumentazione giuridica e politica un utile insieme di concetti finalizzati a capire meglio lo stato dell’arte del processo evolutivo dell’UE e ad individuarne le prospettive future nel diritto globale.Nonostante la questione non sia parsa alla più recente dottrina comparatistica come meritevole di una rivisitazione critica in chiave moderna, è praticamente impossibile in questa ricerca non riunire in coro le molte autorevoli voci che hanno animato nei secoli il dibattito intorno al rapporto esistente tra i vari modelli di decentramento.Si analizzerà, all'uopo, il pensiero di La Pergola, Kelsen, Lucatello, Biscaretti, Perassi e Friedrich (nonchè di altri autori, di volta in volta individuati), la cui lettura critica applicata in ambito europeo consentirà di ri-proporre l'attualità dello schema confederale proprio in chiave europea, rappresentando la Confederazione, in questa ricerca, un elemento storico originale ed altamente innovativo, se non proprio determinante, sia sul piano delle forme di Stato e di Governo sia sul piano del nuovo diritto delle autonomie, costituzionalmente garantite.