Research | Funded Projects
Research Funded Projects
COMMUNICATING THE SELF IN THE AGE OF THE WEB 2.0 - INTERSEMIOTIC IDENTITY CONSTRUCTION VIA MODERN SOCIAL NETWORKS
Il progetto di ricerca si basa sullo studio dei nuovi strumenti di comunicazione e interazione multimodale a disposizione degli utenti dei moderni social network e sull'analisi di come tali strumenti vengano utilizzati al fine di veicolare o costruire identità più o meno radicate all'interno di specifici contesti culturali. Nella fattispecie, il progetto può essere suddiviso in due parti: una prima parte incentrata sul linguaggio di Facebook, con particolare attenzione ai messaggi di stato postati dagli utenti; una seconda parte rivolta al servizio di foto e video sharing Instagram.Con 1 miliardo di utenti attivi ogni mese al 14 settembre 2012, Facebook (Fb) è il più grande social network per numero di utenti. Ogni giorno, un quinto della popolazione mondiale si collega a Fb e risponde a messaggi del tipo "Ho do you feel?", "How are you doing?" con cui sono sollecitati messaggi di stato da parte degli utenti. Tuttavia, quali sono le funzioni comunicative primarie che tali messaggi di stato servono? E in che modo tali messaggi sono radicati nella vita quotidiana degli utenti?La prima parte della ricerca si propone di identificare modelli tematici e motivazionali ricorrenti riscontrabili in due corpora di messaggi di stato di Fb di utenti italiani e britannici. Come sottolineato da Thurlow e Mrozczec (2011: XXV), “technologies [...] are usually embedded in complex ways into the banal practices of everyday life [...][and] are thus best understood as prosthetic extensions of people’s activities and lives [...]”. Un primo quesito è, dunque, se dei pattern tematici e motivazionali possano essere identificati nei messaggi di stato in modo da identificare Fb come una discourse community(Swales 1990) o se da diversi contesti culturali e professionali scaturiscano tematiche e stimoli motivazionali diversi, identificando così le nozioni di small e large cultures (Holliday 1999)come quadri di riferimento più idonei all'interpretazione delle pratiche discorsive degli utenti.Lee (2011: 111) ha evidenziato come “all texts, all communicative events, are always achieved by means of multiple-semiotic resources, even so-called text-based new media like instant- and text messaging”. Questo si spiega da sé se pensiamo a Fb, dove i messaggi di stato possono essere - e spesso sono - una combinazione multimodale di testo, immagini, video e audio o link a siti esterni. Questa caratteristica particolare dei profili Fb rende conto dell'approccio multimodale preferito in questo progetto (Kress and van Leeuwen 2006, Chandler 2007).In "Reading Images" (2006: 1), Kress e van Leeuwen fanno notare come “depicted people, places and things combine in visual ‘statements’ of greater or lesser complexity and extension” allo stesso modo in cui le parole si combinano a formare proposizioni, frasi e testi. In un prodotto multimodale, tali elementi visivi si combinano con altri modi semiotici originando affermazioni di maggiore complessità. Questo è ciò che accade in Instagram (Ig), oggetto della seconda parte della ricerca. Applicazione di foto e video sharing e social network che permette ai propri utenti di condividere foto che possono essere 'ancorate' (Bathes 1977) o meno da brevi didascalie, Ig viene analizzato come strumento di ri-mediazione testuale, in cui il viaggio -reale o simbolico - dell'utente è descritto per mezzo di principi semiotici che operano all'interno e a cavallo di diversi modi comunicativi, dando origine a una nuova testualità ibrida.Utilizzando un approccio sociolinguistico che si rifa anche allo "schema di Johari" (Luft & Ingham 2004)si osserva come gli scambi multimodali che caratterizzano Fb e Ig diano origine a una negoziazione dell'identità dell'utente in termini di tratti pubblici, privati, nascosti e sconosciuti, identità che è da intendere "not as belonging within the individual person but between persons and within social relations; as contituted socially and historically (Hyland 2012: 2)
Department | Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC | |
Principal Investigator | ATTOLINO Paola | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 2.100,00 euro | |
Project duration | 11 December 2013 - 11 December 2015 | |
Proroga | 11 dicembre 2016 | |
Research Team | ATTOLINO Paola (Project Coordinator) BORRELLI NICOLA (Researcher) LO NOSTRO Mariadomenica (Researcher) |