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ASPETTI ETICO-POLITICI DELLA TEORIA PSICOANALITICA DI JACQUES LACAN

Il progetto di ricerca intende approfondire i rapporti possibili fra la teoria psicoanalitica di Jacques Lacan e l'ambito della teoria e della filosofia politica. L'incontro fra la tradizione politica di ispirazione marxista e la psicoanalisi di ascendenza freudiana non data da ieri: già a partire dagli anni trenta e poi in modo molto più esplicito negli anni sessanta del secolo scorso furono tentate varie forme di contaminazione e di influenza reciproca fra le due discipline. Fu soprattutto Herbert Marcuse a istituire un parallelismo fra la liberazione sessuale propugnata dalla psicoanalisi e quella sociale propria del marxismo. Oggi quel modello è considerato superato e impraticabile, Più interessante e produttivo sembra da alcuni anni a questa parte il tentativo di trasferire categorie, funzioni e dispositivi elaborati a partire dall'esperienza clinica dalla teoria psicoanalitica all'apparato concettuale della filosofia politica da un lato e delle pratiche di emancipazione dall'altro. Di fronte alle trasformazioni del capitalismo passato alla fase cosiddetta della globalizzazione, alla sempre maggiore irrilevanza che in tale quadro complessivo colpisce il modello dello stato nazionale moderno considerato fino a poco tempo fa il soggetto politico per eccenllenza con cui confrontarsi e rispetto all'esistenza del quale prendeva senso il respiro internazionalista; di fonte alla obsolescenza del classico soggetto della trasformazione, vale a dere la classe operaia parcellizzata e precarizzata dalle nuove forme di organizzazione del lavoro postfordiste; di fronte alla conseguente scomparsa dello strumento del partito come perno su cui far ruotare l'attività politica; di fronte a tutto questo diviene necessario un ripensamento teorico dei dispositivi concettuali utilizzati fino ad ora e la ncecessità di ricorrere a una batteria concettuale che, essendosi rivelata altamente produttiva in campi e territori affini, possa concorrere alla ristrutturazione della sfera della teoria politica. Un tentativo in questo senso che già verso gli anni settanta utilizzava le scoperte analitiche di Jacques Lacan fu quello di Althusser impegnato in una profonda revisione della teoria marxista riletta alla luce dello strutturalismo. Oggi si tratta di proseguire in quella direzione andando oltre i risultati althusseriani che si erano attestati sul concetto di sovradeterminazione usato per porre in discussione il meccanicismo causalistico e unidirezionale nel rapporto fra struttura e sovrastruttura senza d'altronde dover fare ricorso al modello della dialettica idealistica. La teoria della logica inconscia, quella del decentramento del soggetto, la critica psicoanalitica del concetto di rappresentazione, sono gli elementi che possono innervare una teoria politica adeguata ai problemi della fase attuale del capitalismo. L'elemento innovativo e originale del presente progetto di ricerca consiste nell'aggiungere a questi dispositivi teorici altri aspetti del pensiero di Lacan:in particolare la teoria dei discorsi da cui discende una analisi delle forme dei legami sociali in chiave psicoanalitica che riprende e supera quella freudiana offerta in Psicologia delle masse e analisi dell'io, la critica a Marx e al marxismo condotta da Lacan all'inizio degli anni settanta, l'elaborazione del discorso del capitalista che oggi tende a rivelarsi come uno strumento indispensabile per comprendere il funzionamento della società attuale.