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PAREGGIO DI BILANCIO E COSTITUZIONE

La materia da trattare, in una prospettiva giuridica che non ometta l'inquadramento economico, si presenta davvero vasta in ragione sia della storia giuridica, sia del nuovo corpus normativo, sia del prevedibile impatto sull'intero ordinamento in sede di prima applicazione.Non si tratta di un tema interno o di mera natura tecnica,ma calato in una stagione "comune" nella quale le scelte di politica economica e di contenimento della spesa pubblica non si fermano ai confini della sovranità nazionale, ma incrociano altre sovranità, interessano e condizionano "naturalmente" altre sovranità. In tale logica le forme di governo degli Stati europei più indebitati o economicamente più fragili o addirittura compromessi, sono suscettibili di nuove categorie di inquadramento.Quanto accade a livello interno è dunque da inquadrare in un contesto inevitabilmente unionistico e costituzionale europeo.Il progetto nella prima parte intende ricostruire la natura dell'istituto del pareggio di bilancio nella storia costituzionale italiana precedente alla entrata in vigore della Costituzione repubblicana, nell'elaborazione del positivismo giuridico italiano ed europeo, nonchè nel costituzionalismo contemporaneo.Le parti successive saranno dedicate all'analisi della legislazione costituzionale ed ordinaria, tanto nei lavori preparatori, tanto alla luce della prima elaborazione dottrinaria e giurisprudenziale.Le domande di fondo cui si cercherà di dare risposta verteranno le ragioni ultime della nuova disciplina di bilancio rispetto all'attuale fonte di senso del costituzionalismo e dei diritti fondamentali.Adeguato spazio sarà riservato al "momento" italiano della riforma, che coincide con una saldatura fra crisi politica di sistema e prolungata recessione. economica.