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IL DIRITTO AMMINISTRATIVO COME SCIENZA. DALLA POLIZEIWISSENSCHAFT DI ROBERT VON MOHL ALLA COSTRUZIONE DELLA "PARTE GENERALE" DI OTTO MAYER.

Nel corso dell’ultimo decennio del Settecento, dal fulcro della «scienza di polizia» si distacca quel «diritto di polizia» che, accolto non senza scetticismo dalle facoltà giuridiche, rappresenta il punto di partenza per la costruzione della nuova disciplina del diritto amministrativo.Occorre però attendere il conflitto costituzionale del Vormärz per assistere alla nascita della scienza del diritto amministrativo.La vecchia scienza di polizia e il nuovo diritto amministrativo erano discipline con prospettive diverse. La prima rappresentava l’arsenale di conoscenze utili per lo Stato e per la sua burocrazia in vista del massimo perseguimento dello scopo dello Stato. Il diritto amministrativo, in conformità con la condizione costituzionale in cui operava, aveva un doppio volto: da una parte, fungeva da mezzo di manovra per la realizzazione degli scopi definiti dalle leggi statali; dall'altra, esso tracciava la linea di confine dei diritti di libertà dei cittadini.A partire da questa prospettiva la ricerca che viene qui proposta intende ripercorrere la genesi della scienza del diritto amministrativo, assumendo la nascita della scienza dell'amministrazione e l'elaborazione di una parte generale rispettivamente come punto iniziale e punto conclusivo dell'evoluzione del diritto amministrativo in una disciplina giuridica autonoma.La ricerca muoverà quindi da un'analisi del contributo di Mohl nel superamento della «scienza di polizia» tradizionale, esaminando in particolare l'influenza che hanno esercitato il suo Staatsrecht des Königsreichs Württemberg (1831) e Die Polizei-Wissenschaft nach den Gründsätzen des Rechtsstaats (1832-33).La ricerca prenderà poi in considerazione il ruolo giocato in questo processo dalla giustizia amministrativa dopo il fallimento della Reichsverfassung del 1848, esaminando in particolare la proposta formulata da Rudolf von Gneist nel 1860. Soltanto nell’ultimo quarto dell’Ottocento si giunse però, e in modo compromissorio, a una «giurisdizione amministrativa». I tribunali amministrativi supremi (Verwaltungsgerichtshöfe), fondati allora nei diversi territori , e per primo il Tribunale supremo dell’amministrazione prussiana, si posero da quel momento in poi accanto al legislatore e alla scienza giuridica come una delle forze essenziali nella formazione del diritto amministrativo. Il tribunale amministrativo dell’Impero, la cui istituzione era stata inizialmente prevista, non fu realizzato nell’Ottocento, ma questo non impedì alla giurisdizione di sviluppare in alcuni casi formulazioni innovative più generali e con una portata non limitata al proprio territorio, e che gradualmente confluirono in una «parte generale». La formazione di un ambito disciplinare «autonomo», di un «diritto amministrativo» che tentava di affrancarsi dalla prassi amministrativa e dal diritto costituzionale, insieme all’emersione di una dogmatica orientata in direzione del formalismo giuridico, si rivelarono entrambi come fenomeni secondari di un ampio movimento che puntava alla realizzazione dello Stato di diritto, alla de-politicizzazione e alla scientificità del sapere. Espressione di questo stesso movimento era appunto l’elaborazione di una «parte generale». Soltanto la distanza dell’agire amministrativo dalla dimensione empirica e dai mutevoli influssi della politica rese possibile la formazione di norme dogmatiche dotate di un livello d’astrazione intermedio, e che in seguito poterono essere accorpate in una parte generale. In questo processo fu ovvio ricorrere alla morfologia civilistica, che aveva contorni già ben definiti, e altrettanto ovvia fu l’adozione di alcuni elementi del diritto amministrativo francese, che aveva già raggiunto un elevato livello di astrazione.In questa prospettiva verranno esaminati i primi tentativi di elaborazione di una «parte generale», per arrivare infine al Deutsches Verwaltungsrecht di Otto Mayer.

DepartmentDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost752,00 euro
Project duration11 December 2013 - 11 December 2016
Research TeamPIETROPAOLI Stefano (Project Coordinator)
BISOGNI Giovanni (Researcher)