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FORME E STRUMENTI DI CONTROLLO DEGLI ATTI DI AUTONOMIA PRIVATA: PROFILI STORICO-COMPARATISTICI

Il progetto avrà come precipuo carattere di orignalità ed innovatività quello di essere diretto a ricostruire l'evoluzione diacronica di un vero e proprio dogma della civiltà giuridica dei Paesi di tradizione giuridica romanistica, quello dell'autonomia negoziale, per l'appunto, mirando a definirne, in una prospettiva storico-comparatistica, la sua effettiva portata nonchè la ratio delle limitazioni e le modalità concrete delle forme di controllo del relativo esercizio.La ricerca sarà articolata in tre fasi.La prima sarà diretta a ricostruire lo stato dell'arte e dunque quella che sin qui si è rivelata come la communis opinio che, quasi senza eccezioni, parla di una libertà negoziale pressocchè illimitata nell'ambito dell'ordinamento giuridico romano, inquadrando le limitazioni di essa, pur note, come delle mere eccezioni.Una seconda fase sarà invece rivolta a ricostruire, attraverso il ricorso alle fonti extra-giuridiche, il concetto di libertà negziale che a Roma si ebbe nei vari secoli.L'ultima fase della ricerca mirerà invece attraverso l'esegesi delle fonti giuridiche disponibili a ricostruire le limitazioni dell'autonomia negoziale, cercando di indagarne la ratio ad esa sottesa, soffermandosi in particolare sulle forme e gli strumenti del controllo utilizzate dall'ordinamento giuridico e ponendo a confronto, a tale specifico riguardo, le esperienze dei principali ordinamenti giuridici europei con quello romano, cercando in definitiva di delineare un nuovo quadro dell'evoluzione storico-giuridica del concetto di libertà negoziale.I risultati della ricerca, all'esito di ciascuna delle suddette fasi in cui essa è articolata, saranno pubblicati su riviste specializzate e, infine, l'indagine nel suo complesso sarà oggetto di una pubblicazione a carattere monografico.