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LA RELAZIONALITA' PER LA GENERAZIONE DI INNOVAZIONI. UN'ANALISI DEL SETTORE VITIVINICOLO.

Il progetto di ricerca complessivo sarà articolato in tre macro attività inerenti rispettivamente: l'analisi teorica, la ricerca empirica ed il confronto in una logica circolare. L'analisi teorica intende approfondire i contributi sia nazionali che stranieri degli studiosi che hanno affrontato il tema delle relazioni tra imprese. A tal riguardo, il percorso conoscitivo è teso a far luce sulla prospettiva relazionale analizzando gli avanzamenti della dottrina in merito ai costrutti teorici e alle variabili che qualificano un rapporto caratterizzato da elevata relazionalità. L’affermazione di relazioni collaborative tra imprese per effetto dei vantaggi che i processi di collaborazione interimpresa sono in grado di generare per gli attori coinvolti ed in particolare l’incremento della capacità di innovazione, derivante proprio dalla condivisione di risorse, conoscenze e capacità organizzative, nonché dal conseguente dispiegarsi di processi di apprendimento collettivo tra i partner implica l’opportunità di definire una tassonomia dei possibili elementi e meccanismi di coordinamento che caratterizzano tali tipologie di relazioni. La ricerca empirica , da svolgere nella seconda fase di attività, avrà come obiettivo quello di analizzare, nell'ambito dei rapporti tra imprese operanti nel settore del vino e mercato della fornitura, quanto la relazionalità tra gli attori impatta in termini di sviluppo di soluzioni innovative sia di prodotto che di processo. La scelta del settore vitivinicolo si giustifica per una serie di motivazioni. Innanzitutto, il settore è caratterizzato da una crescente concorrenzialità dovuta alla presenza di numerosi produttori vitivinicoli (Pomarici, 2008). A livello internazionale, il mercato mondiale del vino è stato, negli ultimi anni, oggetto di profondi cambiamenti, che hanno interessato la produzione, il consumo ed i flussi commerciali, a fronte, anche, della presenza di nuovi competitors internazionali, che si sono progressivamente accaparrati fette di mercato in precedenza detenute da paesi produttori della vecchia Europa (Francia, Italia e Spagna). Inoltre, il mercato del vino è caratterizzato da un elevato grado di incertezza a causa del profondo mutamento delle abitudini e delle motivazioni d’acquisto che, evidentemente, aumentano il rischio associato agli scambi. Diviene, pertanto, interessante approfondire quali sono le strategie relazionali che le imprese produttrici pongono in essere con il mercato della fornitura al fine di superare le difficoltà di mercato e, al contempo, alimentare il vantaggio competitivo. Focus di analisi è dunque la relazione tra l’impresa vitivinicola e i fornitori apportatori di risorse critiche ossia fondamentali alla realizzazione dell'offerta per il consumatore finale.Il contributo in tal senso è fornire una prospettiva più ricca sulle strategie interorganizzative offrendo un quadro di analisi che si basa sul valore di massimizzazione congiunta e delineando una serie di misure processuali (meccanismi di coordinamento) attinenti la creazione di valore sostenuto nelle relazioni tra imprese e che trova i suoi esiti nelle possibili innovazioni realizzate. Dal punto di vista metodologico, la ricerca empirica sarà condotta attraverso l’acquisizione di dati primari su un campione di imprese operanti nel settore vitivinicolo e sui fornitori dalle stesse considerati fondamentali apportatori di risorse critiche. Una sintesi del lavoro complessivo sarà tesa a proporre opportune riflessioni teoriche ed implicazioni manageriali.