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LA MOTIVAZIONE AL LAVORO NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: UN MODELLO INTEGRATO

La motivazione al lavoro in ambito pubblico è frutto di un amalgama di fattori endogeni ed esogeni. Da un lato, è innegabile che i dipendenti pubblici, se confrontati alla controparte che opera nel settore privato, percepiscano un forte desiderio di aiutare gli altri, siano sensibili alle condizioni di vita di coloro che vivono situazioni di difficoltà economica e sociale e siano propensi a sacrificare l’interesse personale pur di contribuire al conseguimento dell’interesse pubblico (Houston, 2005; Frederickson, Hart, 1985). Dall’altro lato, il lavoro nell’ambito delle organizzazioni pubbliche è incentivato dalla possibilità di partecipare, in via diretta o indiretta, all’esercizio del potere pubblico, nonché dall’opportunità di influenzare le decisioni che hanno ad oggetto dinamiche decisionali di interesse collettivo.In questa prospettiva, la motivazione al lavoro al servizio delle pubbliche amministrazioni presenta una duplice anima. In primo luogo, esso dovrebbe essere inteso come una sorta di «vocazione», cui solo individui adeguatamente motivati sarebbero in grado di rispondere, in quanto espressione di un «senso del potere» e di un «senso di moralità» (Staats, 1988), che richiedono - oltre a un intenso sforzo lavorativo - un elevato commitment psicologico e morale all’organizzazione di appartenenza (Perry, Wise, 1990). Allo stesso tempo, tuttavia, agire all’interno del contesto pubblico risulta una condizione foriera di favorevoli opportunità in termini politici, economici e sociali per l’individuo, che possono essere sfruttati ai fini del tornaconto personale. I framework teorici più frequentemente impiegati in dottrina esprimono un’attenzione precipua verso la prima categoria di motivazione, dedicando poca attenzione alla seconda. Il presente lavoro di ricerca intende arricchire il quadro teorico in tema di motivazione al servizio pubblico, riconoscendo la portata motivante dei summenzionati fattori economici e politici. In questa prospettiva, si proporrà un ampliamento del modello tradizionale proposto da Perry (1990), basato sulle categorie motivanti dell’attrazione al decision making, dell’empatia verso gli altri, del commitment psicologico all’interesse comune e dello spirito di auto-sacrificio, identificando altri fattori esplicativi della motivazione al lavoro in ambito pubblico. Ai fini del conseguimento degli obiettivi progettuali, si prevede la realizzazione delle seguenti attività:1. In un primo momento, il gruppo di ricerca sarà impegnato in un’approfondita analisi desk, finalizzata a una systematic review della letteratura nazionale ed internazionale in tema di motivazione al servizio pubblico. L’attività di revisione della letteratura sarà condotta in una prospettiva critica, nell’intento di valorizzare le proposizioni teoriche ed empiriche degli studiosi che si discostano dal filone mainstream.2. Nella seconda fase dell’attività di ricerca si perverrà alla formulazione di un quadro teorico integrato e innovativo con riferimento alla motivazione al lavoro in ambito pubblico; partendo dalle riflessioni della dottrina prevalente in materia, si tenterà di integrare la prospettiva critical all’interno dei filoni dominanti. A partire dal quadro teorico di riferimento si proporrà uno strumento integrato di ponderazione della motivazione al servizio pubblico.3. Nella terza ed ultima fase della ricerca, si provvederà alla sperimentazione presso un campione rappresentativo di dipendenti pubblici dell’affidabilità dello strumento elaborato e alla discussione dei risultati concettuali ed empirici derivanti dalle attività realizzate nelle fasi precedenti. Le conclusioni tratte alimenteranno sviluppi futuri sia in termini pratici che teorici.