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Research Funded Projects

CONFLITTO TRA DIRITTI E SISTEMI SELETTIVI

La prima parte della ricerca indagherà sulla coesistenza della logica dei diritti con altre logiche strategiche, in particolare quella economica, al fine di evidenziare la relazione, spesso conflittuale, tra strategie politiche differenti. Posto che la “coerenza” appartiene alla forma della sovranità (paradigma di comprensione della scienza giuridica, descrittivo e performativo della “reductio ad unum” del potere) si tratterà di indagare le forme di selezione e distribuzione del potere mediante logiche differenti, ma non per questo incompatibili. Quello dell’eterogeneità difatti coesiste oggi - in modo incoerente, secondo format flessibili e variabili - con altri paradigmi; in questo senso il sistema della governance avverte la sintesi come un ostacolo da cui liberarsi: le tecniche di governo non puntano a negare l’alterità, bensì ad includerla. Un’attenzione particolare sarà dedicata a quello che fu definito il “sogno welfarista”, dove l’immaginario politico attribuiva a ciascuno diritti illimitati, ma li economicizzava, li sottraeva alla loro radice di partecipazione democratica dal basso e li erogava in modo eteronomo: i diritti come diritti a cose ed essi stessi cose. Si cercherà di mettere in evidenza, invece, come oggi il dispositivo pratico del problem solving - che caratterizza l’approccio di molteplici sistemi normativi e di controllo - pieghi la logica dei diritti democratici che dovrebbero essere un modo di vivere, un come, un modo di gestire il potere, in direzione della saturabilità progressiva in termini di beni e servizi. Ciò che si vorrà dimostrare è che i diritti diventano, così, compatibili anzi sintetizzabili politicamente sia pure in una incessante spinta inflazionista: sottratti alla logica della giustizia e alla scena della partecipazione, si piegano a quella, economica, della soddisfacibilità concreta, parziale, gerarchizzabile. La svolta liberista non attacca dunque direttamente i diritti, ma lavora erodendo l’eteronomia burocratica che li satura nell’ordine economico. Non restituisce, in altri termini, i diritti alla loro matrice democratica, ma mette in contraddizione l’eteronomia con un autogoverno che si assume la responsabilità di soddisfare in modo autonomo e differenziale le domande.Questa prima parte della ricerca condurrà al cuore del progetto: la valutazione, come dispositivo della logica dell’ottimizzazione; una logica sommamente inclusiva rispetto alla razionalità escludente e aporetica dei diritti. Diversamente, infatti, dalla categoria di cittadinanza che, pur permanendo, universalmente include ed esclude, si diffonde oggi una logica non identitaria che si estende ad ogni settore della vita, diritti compresi. Valutarsi ed essere valutati non esclude nessuno: lo fanno infatti poveri e ricchi, senza scontro identitario; una modalità pervasiva e dunque capace di coinvolgere anche gruppi e individui che avrebbero ragione e motivo di conflittualità identitarie o materiali. Il punto problematico su cui si concentrerà il gruppo di ricerca è che questa inclusività non si dimostra egualitaria, ma necessariamente gerarchizzante e selettiva, dipendente cioè da criteri che non sono né possono essere stabili come la forma della legge, o il riconoscimento di diritti posti in chiave universalistica; al contrario questi criteri manifestano tutta la loro efficacia proprio se ed in quanto flessibili, capaci cioè di adattarsi alle differenti congiunture.Siamo di fronte a sistemi selettivi, il cui perno è la valutazione, che in massima parte si presenta come libera autovalutazione. Un terreno di studio che andrà letto attraverso la matrice teorica, neoliberale, che si candida come realizzatrice della promessa di una maggiore libertà dal controllo e dalla disciplina, e che invece, forse, omologa attraverso standard e mix di differenziazione generica che premiano l’eterogeneità solo quando, attraverso il successo nel mercato, essa riesce a farsi di massa, di nuovo omogenea ed indistinta.

DepartmentDipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost2.478,00 euro
Project duration28 July 2015 - 28 July 2017
Proroga28 Luglio 2018
Research TeamESPOSITO Marianna (Project Coordinator)
BAZZICALUPO Laura (Researcher)
FORTE FULVIO (Researcher)
LUCE Sandro (Researcher)
MARTONE Antonio (Researcher)
MICCIARELLI Giuseppe (Researcher)
VILLANI MASSIMO (Researcher)