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GEOGRAFIA 2.0: NUOVI MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL'INFORMAZIONE TERRITORIALE
Lo studio proposto sarà articolato in due fasi. Una prima di carattere teorico-metodologico, ed una seconda di carattere operativo-applicativo.L'obiettivo della prima fase è quello di indagare le potenzialità del cyberspazio per creare, assemblare, e diffondere informazioni geografiche fornite volontariamente da individui. In questa fase si vuole passare in rassegna il mondo della geografia volontaria ed esaminare le questioni ad esso collegate: che cosa spinge le persone a fare questo? quanto accurati sono i risultati di una analisi basata sull'Informazione Geografica Volontaria (VGI)? come queste informazioni possono aggiungersi a quelle derivanti da fonti più convenzionali?Il rapporto tra utente (client) e pagina Web (server) era in passato a senso unico, con il solo ruolo dell'utente di avviare il download di contenuti. Con il tempo ed attraverso lo sviluppo di protocolli informatici, è diventato sempre più facile, per gli utenti, fornire contenuti a siti Web fino al punto in cui è ora possibile costruire siti quasi interamente popolati da contenuti “usergenerated”. In alcuni casi, gli utenti possono anche modificare il contenuto creato da altri. Blog e Wiki , ad esempio, rientrano in questa categoria e non sono i soli. Collettivamente, tutti i siti che consento queste operazioni sono stati chiamati Web 2.0. Innanzitutto, quindi, la VGI è un risultato della crescente gamma di interazioni consentite dalla evoluzione del Web. Oggi, attraverso la funzione di “geotag” (che è un codice standardizzato attraverso il quale si possono inserire informazioni con una precisa posizione geografica rilevata dagli strumenti GPS) è sempre più frequente che gli utenti possano popolare database informativi, utili a creare mappe geografiche. In questa prima fase della ricerca, si ritiene, pertanto, di rilevare e classificare i più importanti portali del Web 2.0 che possano fungere anche da database utilizzabili per fare cartografia e che abbiano un contenuto informativo rilevante dal punto di vista geografico-territoriale. Si vuole anche indagare se vi sia un contenuto informativo che possa coprire i vuoti informativi delle fonti istituzionali o più convenzionali. Si fa riferimento, tra gli altri, al mondo della “Social Visualization”. Essa è un esempio della più complessa “Information visualization”, ed è la rappresentazione intuitiva di una enorme e complessa quantità di dati riguardanti le interazioni sociali, che possono essere catturate nel cyberspazio dei social media o attraverso i sensori volontari , quali possono essere i cittadini utenti della rete. La social visualizzation rappresenta un campo interessante di applicazione e di analisi interdisciplinare delle informazioni contenute nel cyberspazio.La seconda fase invece avrà carattere più applicativo. Attraverso la messa a punto di modelli analitici e strumenti di rappresentazione innovativi si vogliono sperimentare le potenzialità della “volunteered geography” all'interno dei processi sociali quali la pianificazione urbana e come la facilità d’uso di strumenti GIS aperti possa arricchire la partecipazione ai processi decisionali.Si vuole, inoltre, capire la difficoltà realizzativa di portali che consentano di fare geografia volontaria o social visualizzation. Si vogliono raccogliere informazioni sul successo di iniziative di questo tipo che abbiano una valenza prevalentemente urbana o locale, e si vuole infine indagare la possibilità che iniziative di questo tipo siano state, da qualche parte, "istituzionalizzate" nei processi decisionali.Tali campi di studio offrono nuove sfide agli studiosi nonché ai pianificatori territoriali per le potenzialità che il Web 2.0 esprime verso uno sviluppo territoriale più “smart”. Affrontare questo tipo di problematiche è certamente un campo applicativo multidisciplinare, in cui si confrontano temi quali l’efficienza tecnologica, la sostenibilità, l’inclusività, le politiche digitali e la partecipazione ai processi politico-decisionali.
Department | Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC | |
Principal Investigator | BENCARDINO Massimiliano | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 3.361,00 euro | |
Project duration | 28 July 2015 - 28 July 2017 | |
Proroga | 28 gennaio 2018 | |
Research Team | BENCARDINO Massimiliano (Project Coordinator) AMATO Annamaria (Researcher) CIPRIANO ANTONIO (Researcher) IOVINO Giorgia (Researcher) VALANZANO Luigi (Researcher) |