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CATEGORIE CRIMINALI NEL TARDO ANTICO
La ricerca, come già dichiarato nella presentazione del progetto per il primo anno, intende indagare sulle ragioni dello spostamento, in età tardo-antica, dai riferimenti, nella repressione criminale, a specifiche forme di crimine a specifiche categorie di criminali, responsabili del misfatto. Ci si prefigge di ricostruire, in particolare, i processi culturali e giuridici che hanno fatto sì che, nelle raccolte giuridiche del Tardo Antico (tra cui, in particolare, le 'Pauli Sententiae' e la 'Collatio legum Mosaicarum et Romanarum'), a differenza dei testi delle età precedenti - nei quali, sin dai tempi più risalenti, la repressione degli illeciti appare incentrata sull'individuazione di una fattispecie oggettiva di illecito, tanto privatistico ('delicta') quanto pubblicistico ('crimina') (p. es., furtum, parricidium, adulterium ecc.), generalmente prevalente e prioritaria rispetto all'indicazione del soggetto responsabile della violazione (fur, parricidas, adùlterus ecc. -, si registra invece, a partire dagli ultimi anni del III secolo, un consolidamento (tanto attraverso un intensificato uso di parole già esistenti, quanto mediante la creazione di nuovi vocaboli) di categorie criminali incentrate, più che sul fatto sanzionato, sulle persone dei responsabili, che appaiono qualificate come appartenenti a determinati 'gruppi' umani deviati e pericolosi (p. es.: stupratores, abactores, incendiarii, plagiarii, mathematici, malefici, Manichaei ecc.). Un cambiamento attraverso il quale la repressione criminale pare non più concepita come volta a individuare e sanzionare specifici 'fatti', ma piuttosto a colpire ed estirpare intere categorie di persone, ritenute 'naturalmente' votate a quel tipo di crimine.Come già indicato nel progetto relativo al primo anno, la ricerca - che affronta una questione mai fatta oggetto, in precedenza, di un'organica trattazione - intende verificare se e in che misura su tale cambiamento - direttamente collegato a un evidente inasprimento della repressione criminale, con un rinnovato ruolo svolto dal supplizio capitale, inteso più come strumento di catarsi e bonifica sociale che come 'pena' - abbiano inciso dei fattori di tipo ideologico, come l'affermazione del cristianesimo, che avrebbe spinto verso la condanna dei responsabili come inguaribili 'peccatori', bollati in quanto tali dalla loro irrimediabile colpa.Attraverso una lettura critica del materiale raccolto nel corso del primo anno, nel corso del secondo e ultimo anno si intende appurare in che modo tale passaggio si sia effettivamente verificato, segnatamente attraverso un'analisi del mutamento della repressione del fenomeno dell'abigeato, che, in ragione della sua intrinseca peculiarità (esso rappresenta già, di per sé, un'aggravante rispetto al furto semplice, e conosce a sua volta delle ulteriori aggravanti, che conducono, per esempio, all'elaborazione della specifica fattispecie degli "atroces abactores"), offre un terreno di investigazione particolarmente interessante e fecondo, che pare direttamente suggerito dalla famosa elencazione di Saturnino (Dig. 48.19.16, liber singularis de poenis paganorum) dei diversi elementi (i quattro 'genera' e i sette 'modi') da tenere in considerazione ai fini della qualificazione del crimine e dell'applicazione della pena ("...haec quattuor genera consideranda sunt septem modis: causa persona loco tempore qualitate quantitate eventu... Qualitate, cum factum vel atrocius vel levius est... Quantitas discernit furem ab abigeo: nam qui unum suem subripuerit, ut fur coercebitur, qui gregem, ut abigeus").Le diverse figure di 'fures', 'abactores' e 'atroces abactarores' saranno così studiate come esempio paradigmatico di una mutazione culturale che, con la creazione di nuove forme di aggravante e di nuove categorie criminali, sembra andare a comporre un nuovo quadro concettuale, destinato a durare a lungo, fino, per certi aspetti, all'età moderna.
Department | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Principal Investigator | LUCREZI Francesco Maria | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 1.950,00 euro | |
Project duration | 28 July 2015 - 28 July 2017 | |
Research Team | LUCREZI Francesco Maria (Project Coordinator) BOTTIGLIERI Anna (Researcher) DEL BAGNO Ileana (Researcher) DI CINTIO Lucia (Researcher) D'ORTA Maurizio (Researcher) FASOLINO Francesco (Researcher) TRIFONE Gian Paolo (Researcher) |