Funded Projects

Research Funded Projects

SISTEMI DI GARANZIA DEI DEPOSITI E STABILITÀ BANCARIA: NUOVE PROSPETTIVE DELLA RIFORMA.

Il progetto di ricerca parte da un richiamo agli elementi che hanno modificato la regolamentazione finalizzata alla creazione dell’Unione bancaria evidenziandone obiettivi e costi. La seconda parte è riferita al ruolo dei sistemi di garanzia dei depositi e all’impatto della direttiva, mentre nella parte finale si vuole considerare il livello di adeguamento in atto presso il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi necessario per l’adozione della normativa. L’assicurazione dei depositi costituisce una delle componenti fondamentali su cui si basa la rete di sicurezza tesa ad assicurare la stabilità del sistema bancario. Il finanziamento dei DGS è a cura delle banche stesse e i DGS devono dotarsi di risorse commisurate ai depositi protetti. Il nuovo sistema di contribuzione prevede un impegno ex ante, in cui i fondi devono essere versati periodicamente fino a raggiungere la percentuale prestabilita dei depositi protetti. A nostro parere, ciò implica almeno due situazioni: le banche aderenti devono disporre di risorse ulteriori da destinare al fronteggiamento del rischio di instabilità del sistema (proprio o di banche terze), definendo nell’ambito delle strategie di gestione, scelte che siano sempre più risk compliant; i fondi di garanzia devono, dal canto loro, andare ad individuare le strategie di mercato/di investimento delle risorse acquisite, contemperando principi di investimento finanziario con logiche di controllo e contenimento dei rischi. Con specifico riferimento alla riforma condensata nella Dir.2014/49/UE, gli obiettivi principali sono stati quelli di uniformare la tutela dei depositanti in tutta l'UE, di impedire prelievi dettati dal panico (bank run) nei casi in cui una banca diventi insolvente e di contribuire alla stabilità finanziaria globale nel mercato unico. L’orientamento alla base del Rapporto dei Cinque Presidenti ha segnalato questo, aprendo ad un sistema europeo di garanzia dei depositi (European Deposit Insurance Scheme,EDIS). L’EDIS ha lo stesso perimetro applicativo del SSM ed è alimentato da contribuzioni risk-based. L’idea di base, pienamente condivisibile, è quella di “mettere a fattor comune i rischi”, visto che i singoli sistemi di garanzia di depositi possono essere investiti da crisi di fiducia degli investitori, sia nei confronti dei singoli Stati sovrani che nei confronti delle banche, accentuando condizioni di rischio. L’impianto dell’EDIS permetterebbe anche di ridurre/eliminare gli impatti sulle finanze pubbliche, tutelando i contribuenti da un utilizzo delle loro risorse per salvataggi bancari. In ogni caso il principio di una riduzione costante dei rischi, è richiesta anche alle singole banche, che dovranno essere indotte a diversificare i propri portafogli sia rispetto ai rischi sovrani, sia rispetto a tutte le operazioni generatrici di rischi. La proposta della Commissione inizia con un approccio riassicurativo di durata triennale, fino al 2020, il cui funzionamento prevede che un DGS nazionale potrà accedere ai fondi EDIS soltanto dopo aver esaurito tutte le sue risorse e, come in tutte le fasi successive, se si è conformato alla direttiva sui DGS; i fondi EDIS erogheranno finanziamenti supplementari a un sistema nazionale, ma solo fino a un determinato livello. La seconda fase avrà inizio nel 2020, quando l'EDIS dovrà diventare un sistema a mutualizzazione progressiva ("coassicurazione"), ancora soggetto a opportune limitazioni e salvaguardie contro gli abusi. La quota sarà pari al 100% nel 2024, quando l'EDIS assicurerà integralmente i DGS nazionali. In ogni caso, a nostro parere, lo schema EDIS permette di perseguire non solo l’obiettivo di una stabilità del sistema e di una tutela del depositante, ma soprattutto rende possibile una più efficace condivisione dei rischi. Anche l’evoluzione nel tempo dell’intervento dell’EDIS dà l’opportunità alle banche di definire i progetti di “contribuzione” con il beneficio che l’intervento crescente rende possibile “liberare” risorse.

DepartmentDipartimento di Scienze Aziendali - Management & Innovation Systems/DISA-MIS
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost2.308,90 euro
Project duration29 July 2016 - 20 September 2018
Proroga20 settembre 2019
Research TeamCERRONE Rosaria (Project Coordinator)
COCOZZA ROSA (Researcher)
CURCIO DOMENICO (Researcher)
GALLO Angela (Researcher)