Research | Funded Projects

FILOSOFIA DELLA VITA E ARTE.

Il primo anno di lavoro è consistito in un’ampia esplorazione dei testi fondamentali di Bergson, Simmel e Deleuze, nell’intento di rimettere a tema il rapporto vita/forme. Nel frattempo però si è fatto via via sempre più chiaro che, oggi, affrontare il tema della vita significa soprattutto analizzare come essa possa essere stata (ed essere tuttora) l’oggetto di un vero e proprio “assoggettamento”, e come da ultimo (e proprio a partire dai filosofi prima ricordati), in una direzione contrastiva rispetto a ciò, essa sia stata riscoperta nella sua carica “affermativa”. Il che significa anche ricondurre la filosofia – dopo diversi decenni (dagli anni ’80 del secolo scorso fino ai primi di questo secolo) di “decostruzionismo” – nell’alveo di una ‘ricostruzione’ concettuale, volta a trovare e/o creare nuovi paradigmi categoriali: “nuovi concetti” come diceva Deleuze. Questo vettore d’analisi e ricerca è al centro del secondo anno del presente progetto. Si tratta di una linea di lavoro che ha nel “pensiero italiano” contemporaneo un suo importante epicentro di riformulazione e sviluppo. E questo proprio in virtù del fatto che il pensiero italiano, fin dalle sue origini, ha sempre ‘lavorato’ a ridosso con la (il problema della) vita e le concrete pratiche di mondo, secondo uno stile alieno da qualsiasi compiacimento teoreticistico o troppo astratto. Un vettore di analisi e ricerca che diventa così, anche, uno ‘stile filosofico’. Ossia – come già diceva Foucault – un modo di fare filosofia lavorando sull’“ontologia dell’attualità”, in aperta antitesi con la filosofia analitica e la sua tendenza a ridurre il discorso filosofico ad ‘analisi’ (come dice il nome stesso) di tipo eminentemente logico-linguistico – tali da perdere completamente di vista il terreno della vita e delle sue concrete dinamiche, sempre sfuggenti alle griglie troppo formalizzate del pensiero astratto. Questo vettore di ricerca– che peraltro trova nel nostro Dipartimento (DISUFF) e nella nostra Università un ‘luogo’ specifico di lavoro nel “laboratorio” di recente istituzione, denominato “Workiteph” (Workshop on Italian Thought and European Philosophies), di cui è Responsabile la sottoscritta – si condenserà in una pubblicazione collettanea già in fase di elaborazione. Questo volume – che è il risultato di un Convegno internazionale tenutosi nell’ottobre scorso presso la nostra Università – con i suoi molteplici interventi è volto dunque a restituire il dibattito attuale su tali tematiche. Il quadro di riflessioni articolato e variegato, che ne è scaturito (ed è tuttora vivamente dibattuto), verrà ripercorso dalla sottoscritta – nella postfazione che accompagnerà il volume – nelle sue dinamiche e nei suoi principali esiti. Pertanto il volume in oggetto (contenente interventi di vari autori e una postfazione a firma della sottoscritta) costituirà, nel suo complesso, il“prodotto” specifico del presente progetto.