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LA PROVA DELL'AUTENTICITÀ DEL TESTAMENTO OLOGRAFO

Il dualismo che si è sempre posto tra le due opposte teoriche, potrebbe forse essere superato - anzi che attraverso la 'terza via' proposta dalle SSUU - attraverso soluzioni variabili a seconda dell'interesse perseguito dalla parte contro cui il documento venga prodotto, quando la contestazione riguardi l'autografia, e dunque la provenienza dal de cuius. Se è vero, come affermato dalla Suprema Corte con un altro arresto recente, che il disconoscimento non preclude il successivo esperimento della querela, laddove la scrittura sia da considerarsi riconosciuta, disconoscimento e querela di falso potrebbero allora considerarsi strumentali al perseguimento di effetti diversi, entrambi legittimamente auspicabili dalle parti: mentre, infatti, il disconoscimento mira ad impedire che la scrittura acquisisca valore di prova privilegiata nello specifico procedimento in cui viene effettuato, con conseguente efficacia inter partes, la querela di falso ambisce ad un effetto più ampio e definitivo, ovvero quello della negazione della genuinità del documento e, quindi, della completa rimozione del suo valore probatorio con effetti erga omnes, estendendo l’accertamento all'intero testo. Va valutato allora un sistema in cui, fermo restando che la querela di falso sarà esperita quando sussista l'esigenza di inficiare l’attendibilità dell’intero testo, con efficacia dell’accertamento spendibile erga omnes, non può escludersi che l'erede, contro cui il testamento olografo sia stato prodotto, ritenga bastevole il disconoscimento.

DepartmentDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost1.395,00 euro
Project duration20 November 2017 - 20 November 2020
Proroga20 febbraio 2021
Research TeamMIRAGLIA Caterina (Project Coordinator)
AVERSANO Gabriele (Researcher)
FALCONE Chiara (Researcher)
IVONE Vitulia (Researcher)
VECCHIONE Antonio (Researcher)