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AUTODETERMINAZIONE TERAPEUTICA, CONSENSO INFORMATO E DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO

L’esistenza di un forte contrasto dottrinale e giurisprudenziale sulla natura giuridica, sugli effetti e sulla disciplina del rifiuto e della rinuncia ai trattamenti sanitari richiede un’approfondita indagine diretta, in primis, a chiarire il rapporto tra il consenso informato alle cure ed il principio di autodeterminazione, che è attualmente uno dei principali luoghi di scontro delle differenti prospettive culturali nelle quali si divide la nostra società, soprattutto nel settore delle scelte che si appuntano sulla corporeità e la salute. In particolare, ci si interrogherà preliminarmente sull’esistenza del preteso diritto fondamentale ad autodeterminarsi liberamente nelle proprie scelte individuali, al fine di comprendere se dai dati costituzionali sia possibile ricavarne una definizione e dimensione unitaria e, in caso affermativo, quale posto occupi un siffatto diritto nella gerarchia dei valori garantiti dalla Carta fondamentale. Lo stretto collegamento logico tra autodeterminazione e libertà personale, effettuato anche in varie sentenze della Corte costituzionale, impone di affrontare il problema nel più vasto quadro della portata e dei limiti di quest’ultima, onde chiarire se, come asserisce un consistente orientamento di matrice individualistica, dagli artt. 2 e 13 cost. sia possibile ricavare un diritto generale di libertà, del quale i singoli diritti sarebbero specificazione e concretizzazione e i cui confini non sarebbero predeterminabili in astratto, ma si genererebbero di volta in volta all’incontro con una situazione di libertà analoga in capo ad altro soggetto, o se, invece, la libertà non possa essere intesa in senso meramente formale, a prescindere dai contenuti, e dunque la stessa consistenza del “principio” di autodeterminazione dipenda dalle specifiche situazioni giuridiche soggettive già riconosciute dalla Costituzione, che costituiscono materia delle scelte. A questo punto, l’indagine si sposterà sul diritto fondamentale alla salute, tutelato dall’art. 32 Cost., al fine di definirne il contenuto e di fissarne i limiti di esercizio, in rapporto al rifiuto delle cure. Si cercherà, al riguardo, di chiarirne i rapporti con il diritto alla vita, che non è espressamente enunciato dalla Carta costituzionale ma è evidentemente da essa dato per presupposto, per verificare se davvero dall’art. 32, comma 2, cost. possa ricavarsi un diritto di autodeterminarsi, in materia di salute, fino a disporre del bene-vita, o se questo sia, di contro, un diritto indisponibile. I risultati dell’indagine influiranno, ovviamente, sulla determinazione della natura giuridica e della funzione del cd. consenso informato alle cure e, di converso, del rifiuto delle stesse, nel più vasto quadro dell’alleanza terapeutica fra medico e paziente e della finalità cui tutta l’attività sanitaria istituzionalmente deve mirare. Il passaggio successivo sarà, dunque, quello di valutare se la libertà di rifiutare i trattamenti sanitari possa esprimersi in termini di diritto di disporre anche in via preventiva degli stessi, con effetti obbligatori a carico del medico, come sembra emergere dal testo del disegno di legge sulle DAT. Il tema è, inoltre, strettamente collegato a quello della legittimazione a prestare o negare il consenso informato ai trattamenti sanitari su persona incapace di manifestare una volontà consapevole: si tenterà, al riguardo, di definire il fondamento ed i limiti del potere di agire del legale rappresentante in via sostitutiva dell’incapace, onde accertare se possano rientrarvi anche le scelte in materia di fine-vita.

DepartmentDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost1.324,00 euro
Project duration20 November 2017 - 20 November 2020
Proroga20 febbraio 2021
Research TeamNADDEO Francesca (Project Coordinator)
DALIA Cristina (Researcher)
D'ANTONIO Virgilio (Researcher)
PIGNATARO Gisella (Researcher)
SICA Licia (Researcher)
TROTTA ERSILIA (Researcher)
VITERALE JENNIFER (Researcher)