DietaMediterranea@UNISA
Al centro del più attuale dibattito scientifico che riguarda le Scienze Mediche e la Salute, protagonista è sempre più spesso il corretto approccio all’alimentazione, perché una nutrizione corretta, abbinata ad una costante attività fisica e al controllo di altri fattori di rischio, costituisce un fattore determinante per la prevenzione e cura della maggior parte dei disturbi e delle malattie.
È infatti ormai dimostrato che lo stile di vita e le scelte alimentari risultano fondamentali per evitare lo sviluppo di patologie e per controllarne l’evoluzione.
La Piramide della Dieta mediterranea, come ormai ampiamente riconosciuto, è costituita fondamentalmente da attività fisica; elevato consumo (quotidiano) di verdura, legumi, frutta fresca e secca, olio d’oliva e cerali integrali; moderato consumo (settimanale) di pesce e prodotti caseari e vino rosso; basso consumo (mensile) di carne rossa, carne bianca e acidi grassi saturati. È, inoltre, raccomandato un apporto di 1.5-2 litri di acqua al giorno.
Questo tipo di Dieta, secondo alcuni recenti studi, rappresenta una forte protezione contro molte cause di mortalità, malattie cardiovascolari e tumorali, ma anche contro il morbo di Parkinson e quello di Alzheimer.
Purtroppo nel corso degli anni passati, sull’onda della globalizzazione, la Dieta Mediterranea era stata gradualmente abbandonata a favore di nuove tendenze alimentari basate per lo più su “cibi fast” a elevato contenuto di grassi; tuttavia oggi, assistiamo alla sua rivincita in quanto, come riconosciuto dai più autorevoli istituti scientifici e società internazionali, risulta essere il miglior modello alimentare da prendere a riferimento, riconosciuto e imitato in tutto il mondo.
La moderazione (per combattere l’obesità), la convivialità (per il valore sociale e culturale del pasto), la stagionalità, la biodiversità e l’eco-compatibilità dei prodotti alimentari tradizionali e l’attività fisica (per equilibrare e favorire l’apporto energetico) sono le caratteristiche fondamentali della Dieta mediterranea.
Il progetto S.U.D. – Studio dell’Università di Salerno sulla Dieta mediterranea – nasce dal bisogno di valutare il grado di conoscenza della Dieta mediterranea degli studenti dell’Ateneo salernitano ed è basato sulla promozione della stessa, per la prevenzione delle malattie e il mantenimento di uno stato di salute ottimale.
S.U.D. è un progetto multidisciplinare, che vede la partecipazione di esperti di differenti discipline, Endocrinologia, Metabolismo, Nutrizione Clinica, Chimica degli Alimenti, Analisi e Controllo di Qualità degli Alimenti, Idrologia, Tecnologia delle Formulazione Nutraceutiche e Scienze Motorie, svolto in collaborazione con l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli.
Ruolo fondamentale, in questo progetto, hanno tutte le attività di comunicazione e promozione dirette a ridurre quei comportamenti che sono a rischio per la salute, aumentando il consumo di frutta e verdura, diminuendo l’abuso di alcol, delle bevande e alimenti calorici, favorendo il fondamentale uso di integratori alimentari e del necessario svolgimento di attività fisica.
Il progetto S.U.D., rivolto a 400 giovani selezionati che frequentano i corsi di Laurea all’Università degli Studi di Salerno, è totalmente innovativo nel suo genere in quanto si tratta di una sperimentazione sul campo che durerà alcuni mesi. Si basa sul controllo delle scelte alimentari degli studenti durante il pasto servito presso la mensa, attraverso una tessera elettronica in cui vengono memorizzate tutte le portate. Durante tutti i mesi della sperimentazione i ragazzi saranno sottoposti a test clinici per valutare in itinere le loro condizioni di salute e a un monitoraggio generale e completo.
L’obiettivo del progetto S.U.D. è quello di dimostrare come, seguendo adeguatamente un regime alimentare corretto, ispirato alla Dieta mediterranea, possano migliorare le condizioni di salute, le performance di studio e di lavoro.
Concept idea, elaborazione e adattamento dei testi a cura di
Vittoria Marino - Delegato alla Comunicazione UNISA
