Le Condizioni di Equilibrio Economico | Analisi dei Proventi e degli Oneri della Gestione Operativa

La Tabella 12 propone lo schema di sintesi dei Proventi operativi, evidenziando i singoli aggregati in cui tali Proventi si articolano (si omettono le voci con importopari a zero). In particolare, i proventi operativi si articolano in Proventi propri (rappresentati principalmente dalla contribuzione studentesca) e in Contributi (FFO e contribuzionidi altre istituzioni e organismi). I valori percentuali sono calcolati rispetto al totale della macroclasse.
I proventi propri rappresentano il 18,58% dei proventi operativi nel 2013 (pari a € 32.974.742) e il 21,43% nel 2014 (pari a € 39.188.596), con incremento pari al18,84%. I contributi rappresentano l’81,42% dei proventi operativi nel 2013 (pari a € 144.519.058) e il 78,57% nel 2014 (pari a € 143.691.342), con un decrementodello 0,57%. Si evidenzia, quindi, che i contributi rappresentano la principale fonte di ricavo rispetto alle altre tipologie di proventi. Il Grafico 4 propone un confrontointertemporale tra le due tipologie di ricavo che compongono i proventi operativi (sono esclusi i ricavi accessori).Analizzando nel dettaglio la composizione dei Proventi propri (v. Tabella 13), hanno un’incidenza maggiore i proventi per la didattica, sebbene si riscontri unaflessione dal 2013 al 2014. Degno di rilievo è, poi, l’incremento sia dei proventi da ricerche commissionate da terzi (+ 63,86%) sia dei proventi da ricerche con finanziamenti competitivi quali, per esempio, i progettiPRIN e i progetti UE a valere su fondi PON FESR (+ 55,38%).Il Grafico 5 propone un confronto intertemporale. Per quanto concerne i contributi, la macro-voce include i seguenti proventi:

• da Miur e da altre Amministrazioni;
• da Regioni e altre province autonome;
• da altre amministrazioni locali;
• da Unione Europea e da altri Organismi internazionali;
• da Università;
• da altri soggetti pubblici;
• da altri soggetti privati;
• per investimenti.

La composizione dei proventi da Contributi è illustrata in Tabella 14; il Grafico 6 propone un confronto intertemporale.I contributi del Miur e da altre amministrazioni pubbliche rappresentano la principale fonte di ricavo dell’ateneo, rappresentando il 78,20% (pari a € 113.014.330) deicontributi nel 2013 e l’84,24% (pari a € 121.038.830) nel 2014, evidenziando un incremento pari al 7,10%.Nell’ambito di tale voce, assume rilievo il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) che, nel 2014, registrauna variazione positiva del 4,49% rispetto all’assegnazione del 2013. L’incremento del FFO è la riprova dellebuone performance (sia nell’ambito della didattica sia nell’ambito della ricerca) registrate dall’Ateneo salernitanonegli ultimi anni per effetto dell’adozione di strategie mirate proprio alla crescita dell’Ateneo. La Tabella 15e il Grafico 7 illustrano l’andamento del fondo FFO dal 2004 al 2014.
I contributi da parte di altre Università (Tabella 14) concernono le borse di studio per il dottorato di ricerca(nell’anno 2014 ammontano a circa € 300.000) e i finanziamenti dei progetti di ricerca e di didattica presentatidai Dipartimenti dell’Ateneo (nel 2014 ammontano a circa € 675.000). Il peso dei contributi da Università è pari allo 0,18% del totale dei contributi nel 2013 (pari a € 254.065) e allo 0,68% nel 2014 (pari a € 975.301), registrando un incremento pari al 283,88% nei dueanni oggetto di analisi.La Tabella 16 presenta l’articolazione dei costi operativi nelle sue tre classi: costi del personale, costi della gestione corrente, e ammortamenti e svalutazioni.I costi per il personale rappresentano il 62,95% (pari a € 115.967.877) del totale dei costi operativi nel 2013 e il 60,37% (pari a € 112.482.741) nel 2014, evidenziandouna riduzione del 3,01% tra i due anni oggetto di analisi. I costi della gestione corrente, necessari allo svolgimento delle funzioni istituzionali dell’Ateneo, includono i costi per:

• il sostegno agli studenti;
• il diritto allo studio;
• la ricerca e l’attività editoriale;
• i trasferimenti a partner di progetti coordinati;
• l’acquisto di materiale di consumo dei laboratori;
• l’acquisto di materiale bibliografico;
• i canoni di locazione (godimento di beni di terzi);
• altri costi operativi.

I costi della gestione corrente costituiscono il 27,68% (pari a € 50.989.814) dei costi operativi nel 2013 e il23,56% (pari a € 43.902.868) nel 2014, subendo una contrazione del 13,90%. Si evidenzia, tuttavia, che nelbiennio considerato, si è registrato un incremento notevole dei costi per il diritto allo studio (+ 55,75%), per effetto degli interventi per il diritto allo studio, per ilmiglioramento dei servizi agli studenti, per le attività part-time, per orientamento e tutorato, per il sostegnoalla disabilità e sostegno alle attività sportive offerte.
Le quote di ammortamento e le svalutazioni delle immobilizzazioni costituiscono il 6,20% (pari a € 11.412.514) dei costi operativi nel 2013 e il 6,63% (pari a € 12.360.109)nel 2014, evidenziando un incremento dell’8,30%. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari all’1,74%(pari a € 3.200.000) del totale dei costi operativi nel 2013 e l’8,52% (pari a € 15.880.000) nel 2014, registrando un incremento del 396,25%. L’aumento degliaccontamenti per rischi e oneri è dovuto alla rinegoziazione dei rischi ancora in essere.Il Grafico 8 propone un confronto intertemporale.

Grafico 4 - CONFRONTO INTERTEMPORALE PROVENTI OPERATIVI ANNI 2013/2014

Grafico 5 - CONFRONTO INTERTEMPORALE PROVENTI PROPRI ANNI 2013/2014

Grafico 6 - CONFRONTO INTERTEMPORALE DEI CONTRIBUTI ANNI 2013/2014

Grafico 7 - RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ANDAMENTO FONDO FFO

Grafico 8 - CONFRONTO INTERTEMPORALE DEI COSTI OPERATIVI ANNI 2013/2014