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Energia

Nell’ambito dei 17 SDGs gli aspetti energetici risultano di primaria importanza, giocando più ruoli sia diretti che indiretti. Basti pensare che, al di là delle azioni climatiche, delle città e comunità sostenibili e delle fonti rinnovabili di energia, ci sono obiettivi quali la povertà e il cibo per tutti che sono strettamente collegati all’uso dell’energia. Su questo tema l’Ateneo salernitano si è impegnato fin dal 2007, mettendo in atto una serie di interventi che hanno tutti come fine la riduzione della spesa energetica attraverso interventi coordinati di efficientamento energetico. L’Amministrazione ha ritenuto e ritiene strategico attuare politiche di contenimento della spesa, concretizzate essenzialmente con le seguenti azioni:

  • rimodulazione dei contratti di fornitura energetica e di gestione degli impianti;
  • realizzazione di interventi di autoproduzione energetica;
  • realizzazione di interventi di efficientamento e riqualificazione energetica;
  • messa in atto di procedure di gestione energetica.

L’Ateneo salernitano si sviluppa su due poli: il Campus di Fisciano, che è il polo principale, e il Campus di Baronissi, con destinazioni d’uso degli ambienti che vanno dagli uffici alle aule di rappresentanza, dalle aule e spazi didattici ai laboratori didattici e di ricerca, alle biblioteche, alle mense e ai luoghi per lo sport e il tempo libero per una utenza giornaliera nominale di circa 38100 persone. E’ evidente che una realtà così complessa e articolata ha fabbisogni energetici elevati per tutto l’arco dell’anno, anche nei giorni di chiusura ufficiale, in quanto va garantita la continuità delle attività di ricerca nei laboratori. Con particolare riferimento al Campus di Fisciano, va anche detto che verso la fine degli anni ‘90 è iniziata una stagione di forte espansione edilizia, che è ancora in corso, che ha aumentato i volumi di 2/3 dal 1999 al 2015. Inoltre, nello stesso periodo è stata portata avanti un’azione per migliorare il comfort termico e la qualità dell’aria degli ambienti interni del Campus, passando da una situazione in cui gli impianti di climatizzazione servivano solo gli edifici del Rettorato e della Biblioteca, a una in cui tutti i volumi dell’Ateneo sono climatizzati per tutto il corso dell’anno. Dal 2015 a oggi sono gradualmente entrati a regime i nuovi impianti di climatizzazione estiva e i nuovi corpi di fabbrica realizzati, generalmente caratterizzati da consumi specifici di energia termica ed elettrica elevati. Parallelamente il Campus di Baronissi ha visto negli ultimi anni la riqualificazione edilizia ed energetica delle proprie strutture, con il miglioramento degli standard di funzionamento.

L’Università degli Studi di Salerno ha stanziato negli anni notevoli risorse economiche, attingendo soprattutto a canali di finanziamento ad hoc predisposti dalla Comunità Europea per non incidere sul bilancio di Ateneo, per realizzare sia interventi infrastrutturali in grado di incidere sui rendimenti energetici dei sistemi di produzione e distribuzione dell’energia termica, che interventi di autoproduzione energetica da fonti rinnovabili e assimilate. L’Ateneo salernitano ha utilizzato di fatto per intero i finanziamenti ricevuti dalla Comunità Europea, restituendo una quota pari a circa il 3% del fondo complessivo di circa 20M€, erogato in suo favore.

Il primo passo di rilievo verso l’efficienza energetica risale al 2008, quando fu stipulato il primo contratto omnicomprensivo di «Gestione Calore e Condizionamento Estivo». Tra il 2009 e il 2012 furono effettuati interventi strutturali soprattutto nel Campus di Baronissi, tra i quali vale pena ricordare il rifacimento della rete di tele-riscaldamento e tele-raffreddamento, la realizzazione di un impianto sperimentale di solar-cooling, di un parco fotovoltaico e di un impianto solare termico.

Tra il 2012 e il 2016 gli impianti sportivi del CUS sono stati allacciati alla rete di tele-riscaldamento e a quella elettrica del Campus; nel Campus di Fisciano sono stati effettuati interventi sugli edifici principali, sia sull’involucro che sull’impianto di illuminazione. Ancora, è stato realizzato un secondo impianto di cogenerazione a servizio sia del Campus che delle residenze universitarie ed è stato effettuato il retrofit dei sistemi di produzione del freddo e di sistemi di distribuzione dei fluidi termovettori. In entrambi i Campus è stato ampliato il parco fotovoltaico, che oggi copre una notevole quota dei fabbisogni interni.

Va sottolineato che le politiche di gestione energetica adottate sono risultate efficienti: i consumi sono essenzialmente stabili; in particolare, quelli termici, in discesa, sono compensati da quelli elettrici, in salita, tendenzialmente legati al transitorio dovuto alla messa in attività dei nuovi volumi.

Questi risultati sono evidentemente il frutto di un’attenta pianificazione degli interventi, indubbiamente facilitata dal fatto che tutta la progettazione delle opere effettuate nell’Ateneo Salernitano, da quella architettonica a quella impiantistica a quella strutturale, è fatta in house dall’Ufficio Tecnico dell’Ateneo. Questa sinergia di competenze e di azioni permette di ottenere risultati di elevata qualità, anche nell’ottica della sostenibilità in edilizia.

In sintesi, a partire dal 2007, è stata registrata una costante e cospicua diminuzione dei fabbisogni e della spesa energetica, ottenuta grazie alla pluralità delle complesse azioni messe in campo in maniera coordinata e sinergica, nonostante il notevole incremento dei fabbisogni energetici, dovuto allo sviluppo e al riammodernamento dei Campus d’Ateneo. È altresì verosimile che, con la prossima messa a regime dei due nuovi impianti di trigenerazione, uno presso il Campus di Baronissi e l’altro presso quello di Fisciano, e con l’entrata in esercizio dell’ampliamento del parco fotovoltaico di Ateneo per ulteriori 3 MWp, prevista nell’arco del prossimo triennio, si assisterà a un ulteriore abbattimento dei consumi energetici dell’Ateneo. Quest’ultima attività, specchio evidente della spinta green dell’Ateneo, comporta un investimento di circa 10 M€ suddivisi in due lotti funzionali, il cui studio di fattibilità ante-operam evidenziava un tempo di ritorno pari a circa 7 anni.

L’insieme sinergico di tutte le unità di autoproduzione, che a regime saranno in grado di erogare circa 12 GWh/anno, garantirà una cospicua copertura del fabbisogno energetico elettrico dei due Campus. In tal senso, l’analisi previsionale condotta nell’ipotesi di fabbisogni energetici costanti nei prossimi anni, mostra un risparmio di energia primaria pari al 30% e, con riferimento alla sola componente elettrica, un risparmio pari al 55% del relativo fabbisogno. Tutto ciò in piena coerenza con quanto richiesto dall’Europa.

Per maggiori informazioni al riguardo

Francesca Romana D'AMBROSIO

Dipartimento di Ingegneria Industriale/DIIN

Rocco CARFAGNA

Ufficio Impianti Meccanici ed Energia

Giuseppe SORRENTINO

Ufficio Impianti Meccanici ed Energia

Infrastrutture

L’Ateneo di Salerno da anni concretizza il proprio orientamento strategico sviluppando e attuando specifiche politiche di sostenibilità, indirizzate nella didattica, nella ricerca e nella Terza Missione, in modo da coniugare i nuovi obiettivi della sostenibilità con quelli tradizionali di efficacia ed efficienza che contraddistinguono la gestione di qualsivoglia organizzazione. In questa ottica, UNISA è impegnata negli ambiti economico, sociale e ambientale per concretizzare il ruolo di indirizzo dello Sviluppo Sostenibile svolto dal mondo scientifico ed educativo nei rapporti con quello politico-istituzionale, con quello produttivo e con la società tutta.

Per quanto riguarda, in particolare, l’ambito delle priorità strategiche della Terza Missione, l’impegno che da anni l’Ateneo salernitano profonde in termini di miglioramento e riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività contribuisce a delineare il profilo di un Campus Sostenibile. Le scelte energetiche e la politica dei rifiuti fanno di UNISA un modello a livello nazionale e non solo. In quest’ottica, molto importante è l’azione dell’Università di Salerno per la sostenibilità ambientale, indirizzata a rivedere le metodologie tradizionali e i relativi strumenti operativi allo scopo di includere negli obiettivi classici di minimizzazione dei costi e/o massimizzazione dei risultati, le nuove implicazioni dettate dai principi di sostenibilità.

L’impegno di UNISA ha consentito di dedicare ai progetti e alle attività orientati a rendere il Campus sostenibile le risorse necessarie in termini di sapere ed esperienza ed economici. Infatti, soprattutto nel biennio appena trascorso (2017-2018), l’Ateneo ha puntato in maniera strategica sull’efficienza e sulla modernizzazione dei propri processi e, dunque, ha iniziato a ottimizzare tempi e costi delle singole attività migliorando l’efficacia, l’impegno e l’attenzione tanto agli studenti, quanto alle loro famiglie e all’intera comunità.

La strategia che l’Università degli Studi di Salerno ha delineato per garantire livelli crescenti di sostenibilità alle proprie attività punta, in particolare:

  1. ad aumentare le già buone prestazioni energetiche, incrementando la produzione da fonti rinnovabili, e ottimizzando le prestazioni energetiche degli edifici esistenti per adeguarli il più possibile ai requisiti NZEB;
  2. alla gestione integrata del ciclo dei rifiuti, che passa anche attraverso l’implementazione di sistemi orientati alla valorizzazione e al riuso di scarti e rifiuti,
  3. alla valorizzazione e allo sviluppo integrato ed aperto dei saperi.

Le linee di intervento seguite riconducono ai parametri utilizzati per il rating di Green Metric:

  • Setting & Infrastructure
  • Energy & Climate Change
  • Waste
  • Water
  • Transportation
  • Education

Riconoscimenti sostanziali all’impegno del Campus di Salerno per la sostenibilità sono testimoniati dall’adesione nel 2013 al Global Compact delle Nazioni Unite e nel 2014 all’International Sustainable Campus Network (ISCN).

Le azioni intraprese dall’Università degli Studi di Salerno evidenziano, in sintesi, un orientamento non solo alla creazione di valore sociale, ma anche ad uno sviluppo organico ed effettivamente sostenibile del territorio. Infatti, anche grazie alla pianificazione e attuazione di specifiche politiche di sostenibilità (ambientale, sociale ed economica), è stato possibile destinare nuove risorse ad un processo di trasformazione dei due Campus che punta all’innovazione, alla ricerca, alla qualità, alla bellezza e allo sviluppo sostenibile.

Numero di Campus: 2

Area totale del Campus principale: 745925 mq (escluse le aree di pertinenza dell’ADISURC)

Area totale del Campus principale a piano campagna edificata: 106023 mq

Superficie utile complessiva degli edifici del campus principale: 300000 mq (circa)

Rapporto tra area scoperta e area totale: 85.79%

Superficie totale nel campus coperta da vegetazione boschiva: 49820 mq

Numero totale di studenti: 36557

Personale accademico e tecnico-amministrativo: 1612

Rapporto tra area scoperta e popolazione: 16.77 mq/persona


Per maggiori informazioni al riguardo

Vincenzo PILUSO

Dipartimento di Ingegneria Civile/DICIV