Lo Scenario e il Contesto di Riferimento | Quadro Normativo di Riferimento
Il Quadro Normativo di Riferimento dell'Università degli studi di Salerno
Autonomia normativa
L’art. 33 della Costituzione fissa il principio secondo cui «l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento »; esso è integrato dall’altro principio dettato dall’art. 34, l comma, della stessa Costituzione, secondo cui “la scuola è aperta a tutti”.
Le Università rappresentano strumenti di attuazione di tali principi posti a garanzia dell’obbligo generico previsto a carico dello Stato di «promuovere lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica».
La legge 168/1989 - istitutiva del M.U.R.S.T. - ha ampliato la funzione dell’Università, non più limitata all’istruzione superiore ed alla ricerca scientifica, ma aperta anche alla creazione di servizi culturali e ricreativi, alle residenze e strutture di vita collettiva, all’assistenza (intesa a superare il tradizionale concetto di diritto allo studio) all’orientamento degli studenti e dei laureati verso scelte aderenti al mercato del lavoro ed alle esigenze della collettività, al conferimento di borse di studio per la prosecuzione degli studi post-laurea.
L’art. 33 della Costituzione, inoltre, all’ultimo comma conferisce «alle istituzioni di alta cultura, Università ed accademie il diritto di darsi ordinamenti autonomi».
La legge n.168/1989 ha disposto, infatti, che le Università siano dotate di personalità giuridica, quali enti pubblici indipendenti rispetto all’amministrazione centrale e, in attuazione dell’art. 33 della Costituzione, hanno autonomia didattica, scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile e si danno ordinamenti autonomi con propri statuti e regolamenti. In particolare, l’autonomia normativa e l’indipendenza dal Ministero di riferimento è garantita dal comma 2 dell’art. 6 il quale prevede che le Università siano disciplinate, oltre che dai rispettivi statuti e regolamenti, esclusivamente da norme legislative che vi operino espresso riferimento ed è esclusa l’applicabilità di disposizioni emanate con circolare.
Statuto
Lo Statuto, nell’osservanza dei principi costituzionali e normativi di carattere generale:
a) disciplina:
- gli organi e la relativa durata, la composizione e i compiti;
- i criteri e le procedure per la costituzione delle strutture universitarie normativamente previste.
b) determina:
- la competenza regolamentare del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione e le relative procedure di funzionamento;
- la competenza regolamentare delle strutture didattiche e scientifiche e le relative procedure;
- la quota delle relative entrate da destinarsi al finanziamento della ricerca scientifica in sede di disciplina dell’attività convenzionale, contrattuale e di altre forme di cooperazione scientifica dell’Ateneo;
- l’autonomia organizzativa delle strutture universitarie, in relazione ai loro compiti didattici e di ricerca, nonché la possibilità di delega e di decentramento delle relative decisioni;
- la rappresentanza degli studenti nei Consigli delle strutture didattiche, nel rispetto delle proporzioni previste dalla legislazione vigente per la partecipazione di tale componente nei Consigli di Facoltà;
- le strutture didattiche, scientifiche e di servizio cui è attribuita autonomia finanziaria e di spesa, da specificare nel relativo regolamento di Ateneo di contabilità, ferma restando l’autonomia riconosciuta in materia ai Dipartimenti;
- le procedure di revisione relative alle materie per le quali le norme statutarie possono essere modificate con procedura semplificata, nonché gli organi che vi possono provvedere.
Regolamenti di carattere generale
I regolamenti su cui si basa l’organizzazione dell’Università di Salerno sono quelli di seguito individuati.
- Regolamento didattico di Ateneo - parte generale - è stato emanato con D.R. 01.04.2008, e successivamente modificato con il D.R. 21.12.2011 e il D.R. 07.05.2013. Disciplina l’ordinamento dei corsi in cui si articolano le attività formative in conformità ai criteri basilari contenuti nel regolamento ministeriale in materia di autonomia didattica degli Atenei, emanato con D.M. 3.11.99 e successivamente aggiornato con il D.M. 270 del 2004, che individua la tipologia dei corsi di studio e detta i criteri generali per l’ordinamento degli studi universitari per disciplinare gli ordinamenti didattici dei singoli Atenei.
- Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità - previsto dalla legge 168/89 e dalla L. 208/99 - disciplina, anche in deroga alle vigenti disposizioni previste per la contabilità dello Stato e degli altri enti pubblici, ma in osservanza ai principi generali, le seguenti materie:
- i criteri della gestione, le relative procedure amministrative e finanziarie e le connesse responsabilità, in modo da assicurare la rapidità e l’efficienza nella erogazione della spesa e il rispetto dell’equilibrio finanziario del bilancio;
- le procedure contrattuali, le forme di controllo interno sull’efficienza e sui risultati di gestione complessiva dell’Università, nonché dei singoli centri di spesa;
- l’amministrazione del patrimonio mobiliare e immobiliare dell’Ateneo.
- Regolamento Studenti
Nella Tabella 1 sono richiamati i principali regolamenti, articolati per aree tematiche.
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTABILITÀ |
---|
Regolamenti per l'amministrazione, la finanza e la contabilità |
Archivio e protocollo |
Regolamenti di attuazione della Legge 241/90 e s.m.i. |
Regolamenti di attuazione del Codice sulla privacy |
ELEZIONI E FUNZIONAMENTO ORGANI E COMITATI VARI |
Regolamenti elettorali e di funzionamento degli organi monocratici e collegiali dell’Ateneo |
PERSONALE |
Regolamenti di carattere generale |
Regolamento per la tutela della salute e per la sicurezza sui luoghi di lavoro |
Regolamenti per il Personale docente |
Regolamenti per il Personale tecnico-amministrativo |
Regolamento per il conferimento di incarichi individuali di lavoro autonomo a soggetti estranei |
Regolamento per la disciplina dei contratti di insegnamento |
STUDENTI |
Regolamento Studenti |
Regolamenti per le attività studentesche (iniziative culturali e sociali degli studenti, tutorato, tenuta tesi, attività part-time, assegnazione spazi) |
STRUTTURE DIDATTICHE DI RICERCA E DI SERVIZIO |
Regolamento quadro di funzionamento delle strutture didattiche |
Regolamenti di funzionamento per ciascuna Facoltà |
Regolamento per la costituzione, la modifica, la disattivazione e il funzionamento dei Dipartimenti |
Regolamenti di funzionamento per ciascun Dipartimento |
Altre strutture (Centro Information & Communication Technology - ICT, Centro Linguistico di Ateneo, Centro per la Qualità di Ateneo, Teatro di Ateneo, Scuola di Giornalismo) |
DIDATTICA |
Regolamento didattico di Ateneo ai sensi del D.M. 270/04 |
Ordinamenti dei corsi di studio |
Regolamenti didattici di Facoltà |
Regolamenti didattici di Facoltà e dei corsi di studio |
Altri Regolamenti in materia di didattica |
Regolamento generale sulle attività didattiche |
Regolamenti sui corsi di Perfezionamento, Dottorati, Scuole e Master |
RICERCA E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO |
Regolamento in materia di brevetti e di proprietà intellettuale |
Regolamento per il conferimento degli assegni di ricerca |
Regolamento per l'assegnazione di borse di studio per attività di ricerca da parte di Dipartimenti e Centri interdipartimentali |
Regolamento per la creazione di spin-off universitari |
Regolamento per le pubblicazioni dell'Ateneo |
Regolamento per l'incentivazione della ricerca scientifica |