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Costruendo UNISA Interventi
Cogeneratore Campus di Baronissi e Riqualificazione Rete Energetica
Il principio ispiratore che ha dettato le scelte impiantistiche va individuato nella ricerca di soluzioni a basso impatto ambientale ed ad elevato risparmio energetico. La particolare natura energivora delle strutture universitarie, infatti, ha reso necessaria un'impostazione della metodica progettuale finalizzata alla massimizzazione dei rendimenti energetici e dunque alla riduzione dei consumi.
Da tali considerazioni è scaturita, dunque, la necessità di prevedere soluzioni impiantistiche in grado di privilegiare il ricorso a sistemi di autoproduzione energetica e di distribuzione il più possibile integrati ed interconnessi, in grado di rendere la struttura universitaria autosufficiente dal punto di vista energetico.
Si inserisce in tale ottica la realizzazione del nuovo impianto di trigenerazione che è stato posto a servizio del campus di Baronissi e che rappresenta uno dei principali interventi messi in campo dall'Amministrazione per la sostenibilità energetica del Campus.
L'impianto è stato concepito per integrarsi in maniera armoniosa con le recenti infrastrutture energetiche realizzate a Baronissi. Nel corso degli ultimi anni, infatti, il campus è stato oggetto di profonde modifiche ai corpi di fabbrica destinati ad ospitare la nascente Facoltà di Medicina.
Ciò ha reso necessaria una riconfigurazione dell'impiantistica termica ed elettrica di base, al fine di renderla compatibile con le nuove destinazioni d'uso degli ambienti ed avvicinare gli standard prestazionali a quelli del campus di Fisciano.
In quest'ottica sono stati compiuti, negli ultimi anni, importati interventi di riqualificazione energetica che hanno permesso di:
- convertire a gas naturale le centrali termiche del campus e degli impianti sportivi;
- ristrutturare ed ampliare il cunicolo tecnologico interrato esistente;
- provvedere al rifacimento della centrale termica del plesso con nuovi generatori di calore ad elevata efficienza in grado di provvedere al fabbisogno futuro del plesso;
- realizzareex novola rete di teleriscaldamento per i corpi di fabbrica del plesso;
- realizzareex novola rete di tele-raffreddamento per i corpi di fabbrica del plesso e la relativa centrale di tele-raffreddamento costituita da gruppi di refrigerazione a compressione.
Coerentemente a tali obiettivi, è stato ritenuto opportuno inglobare gli impianti termici a servizio degli impianti sportivi che sono stati completamente annessi alle rete termica d'Ateneo, consentendo in tal modo di sfruttare tutti i vantaggi derivanti dalla cogenerazione.
Il dimensionamento dell'impianto, che è stato condotto con riferimento sia ai consumi attuali delle strutture sia a quelli futuri, ha consentito di definire la taglia ottimale dell'impianto in grado di massimizzare i benefici, sia in termini energetici che economici.
La configurazione scelta prevede l'impiego di n. 1 gruppo con motore a combustione interna da circa 637 kWe. Il calore cogeneratore sarà pari all'incirca a 746 kWt.
Al fine di incrementare il rendimento complessivo dell'impianto in tutte le stagioni, l'impianto cogenerativo è associato ad un assorbitore monostadio a bromuro di litio come descritto di seguito.
Il recupero termico del calore prodotto dal motore a combustione interna verrà effettuato su quattro livelli differenti:
- recupero del calore del primo stadio dell'intercooler del turbocompressore;
- recupero sul circuito dell'olio motore;
- recupero sull'acqua di raffreddamento delle camicie;
- recupero sullo scarico dei fumi.
L'acqua è prodotta dal cogeneratore a 90°C e restituita allo stesso a 70°C. Nel caso di una temperatura di ritorno più alta di 70°C il sistema di regolazione del cogeneratore provvederà autonomamente a smaltire il calore in eccesso, mediante l'azionamento degli elettroradiatori in copertura della centrale di cogenerazione.