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TRACCE DI CODICI MEDIEVALI INEDITI DA BIBLIOTECHE E ARCHIVI CAMPANI

La ricerca ha come oggetto l’individuazione e lo studio di manoscritti medievali perlopiù in stato frammentario, perché riutilizzati come coperte di quaderni di ambito documentario o usati come rinforzo della rilegatura di altri codici manoscritti o anche di libri a stampa. La prassi del riutilizzo di fogli o frammenti di codici obsoleti è soprattutto attestata nel XVI secolo, quando la realtà tipografica tendeva a sostituirsi alle realizzazioni grafiche a mano e tanto più a quelle ormai desuete. La presente ricerca, che si innesta nel filone di studio sui frammenti in Beneventana, ampliandolo a manoscritti medievali vergati anche in altre scritture in alfabeto latino, si ritiene di grande interesse, poiché, l’analisi codicologico-paleografica delle occorrenze manoscritte permetterà di aggiungere nuovi tasselli sulle presenze librarie nel territorio campano, provando altresì a chiarire, laddove possibile, le dinamiche relative alla produzione e alla scelta dei modelli grafici, alla trasmissione e alla circolazione dei testi in un territorio caratterizzato dalla presenza di una fitta rete di monasteri benedettini e, soprattutto, della vicina Badia di Cava. La ricerca verterà su due ambiti di studio: a) identificazione e descrizione codicologico-paleografica dei frustuli per un’analisi sulla produzione, sulle tipologie e sulla circolazione di manoscritti in ambito campano; b) eventuale verifica della presenza di maestranze locali di legatori ai quali i frammenti potevano essere venduti per ricoprire registri notarili o rinforzare dorsi e piatti di libri ovvero dell’esistenza di un commercio di fogli manoscritti membranacei da riutilizzare.Il progetto si articola in tre momenti principali: 1) individuazione degli excerpta manoscritti mediante la ricognizione e il censimento di documentazione archivistica perlopiù quattro-seicentesca in forma di registro e di libri antichi (incunaboli, cinquecentine e seicentine) conservati presso biblioteche e archivi statali, di ente locale ed ecclesiastici del territorio regionale, al fine di aggiornare il quadro delle testimonianze manoscritte medievali e di verificare le modalità di utilizzo dei frammenti membranacei (coperte, rinforzo ecc.); 2) identificazione dei frammenti dal punto di vista testuale per l’individuazione della tipologia libraria di provenienza; 3) analisi codicologico-paleografica dei frammenti (rigatura, foratura, mise en page, varianti grafiche individuali) che consentirà, laddove possibile, di individuare fogli/frustuli estratti da uno stesso manoscritto e di precisarne l’attribuzione cronologica; 4) sintesi dei dati e confronti con cataloghi e inventari di manoscritti medievali editi per una ricostruzione storico-critica delle dinamiche relative alla produzione e alla circolazione libraria.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.000,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 31 Dicembre 2017
Gruppo di RicercaCAPRIOLO Giuliana (Coordinatore Progetto)