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I NUOVI SERVIZI DI PAGAMENTO: VERSO UN MERCATO INTEGRATO DEI PAGAMENTI TRAMITE CARTE, INTERNET E MOBILE.

La analisi del mercato dei pagamenti elettronici dovrà muovere necessariamente dallo studio del relativo quadro normativo europeo e nazionale. Innanzitutto, la Payment Services Directive (Direttiva 2007/64/EC), recepita in Italia nel Marzo 2010 con il D.Lgs. n. 11/2010 che persegue l’obiettivo di creare regole condivise per banche, Istituti di Moneta Elettronica (IMEL), uffici postali, Pubbliche Amministrazioni, banche centrali nazionali ed Istituti di Pagamento (categoria introdotta con la nuova normativa), da osservare quando compiono operazioni di intermediazione del pagamento, configurandosi come prestatori di servizi di pagamento. La PSD definisce inoltre le responsabilità, nonché gli elementi a tutela del consumatore, rispetto alle autorizzazioni alle operazioni di pagamento. La Direttiva è stata recepita all’interno delle legislazioni nazionali da tutti gli Stati Membri: solo in pochi casi, però, la Direttiva è stata trasposta alla lettera. In secondo luogo, la Direttiva sulla Moneta Elettronica (EMD, Electronic Money Directive 2009/110/EC), emanata a livello comunitario a fine 2009, che introduce ulteriori cambiamenti per gli Stati membri. Essa dà, in primis, una definizione di “moneta elettronica” in linea con il principio della “neutralità tecnologica” ed introduce significativi cambiamenti in merito ai requisiti operativi per configurarsi come IMEL, avvicinando la figura degli Istituti di Moneta Elettronica a quella agli Istituti di Pagamento. La nuova EMD è stata convertita nel Decreto legislativo 45/2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 Aprile 2012. L’armonizzazione dei diritti e degli obblighi dei prestatori di servizi di pagamento nella PSD ha certamente contribuito a favorire l’offerta di servizi di pagamento standardizzati in tutta l’UE e, per molti prestatori di servizi di pagamento, a ridurre i costi di produzione e di conformità giuridica. I benefici previsti, tuttavia, non si sono ancora interamente materializzati a causa delle differenze che sussistono in altre leggi e regolamenti applicabili nell’UE (antiriciclaggio, protezione dei dati, protezione dei consumatori). In quest’ottica, è emersa la necessità di procedere ad una revisione della PSD, tuttora in atto. In particolare, tra gli aspetti maggiormente rilevanti e che saranno oggetto di ricerca sono da annoverare: 1) la ridefinizione dell’ambito delle eccezioni alla direttiva (art. 3) in quanto talune non sembrano più trovare giustificazione rischiando, per converso, di provocare effetti distorsivi del mercato UE dei pagamenti; 2) l’esatta definizione della nozione di servizi di pagamento con particolare riferimento alle operazioni di pagamento mediante strumenti telematici, digitali o informatici (art. 7 allegato PSD); 3) l’introduzione di una disciplina dei pagamenti cd. overlay (allo stato non ancora contemplati dalla direttiva) e cioè mediante utilizzo del credito di un operatore (non solo telefonico) per effettuare pagamenti sulla rete.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo700,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Proroga11 dicembre 2016
Gruppo di RicercaDI AMATO Alessio (Coordinatore Progetto)
ATTANASIO Francesca (Ricercatore)
COSCONATI EGIDIO (Ricercatore)
DE CHIARA Pasquale (Ricercatore)
GARGANO ROSSELLA (Ricercatore)
ROCCO DI TORREPADULA Nicola (Ricercatore)
SCUTIERO FRANCESCO (Ricercatore)
TIRENDI Giuseppina (Ricercatore)