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UN'ANALISI CAUSALE DEGLI EFFETTI DELLE CAMPAGNE DI SCREENING DEI TUMORI FEMMINILI SULLA PARTECIPAZIONE E SULLA RIDUZIONE DELLE DISUGUAGLIANZE SANITARIE

Le linee guida internazionali consigliano lo screening mammografico alle donne tra i 50 e 69 anni. Tuttavia, per vari motivi legati al budget o alle semplici preferenze locali, molte comunità hanno implementato programmi di screening per donne in età differenti tra quelle suggerite(es. 55-70, 45-70 ecc.). Inoltre, molte comunità non hanno istituito un programma di screening mammografico o presentano tassi di invito prossimi allo zero. Il presente progetto di ricerca intende utilizzare questa elevata eterogeneità per disegnare uno studio quasi sperimentale sull'efficacia delle campagne di screening in termini di incremento dell'utilizzo e riduzione delle disuguaglianze legate all'utilizzo della mammografia. Il lavoro intende applicare una metodologia di Diff-in-Diff che consente di comparare l'utilizzo delle donne elegibili al trattamento residenti in regioni che hanno implementato un programma di screening a due gruppi di controllo: donne che risiedono nella stessa regione ma non elegibili e donne teoricamente elegibili ma residenti in regioni dove non esiste un programma di screening. Questa tecnica sotto ipotesi non particolarmente forti (il cd. common trend, cfr. Angrist e Pischke, 2008 Mostly Harmless Econometrics:An Empiricist's Companion) consente di stimare l'effetto causale delle campagne di screening sugli outcomes di interesse. La ricerca si basa su due fonti di dati; un data set originale che raccoglie informazioni sulle caratteristiche dei programmi di screening delle comunità locali in tutta europa. Il data-set è frutto di un lavoro lungo di raccolta di dati della letteratura epidemiologica sui programmi di screening europei e rappresenta un patrimonio informativo unico in Europa. Tale data-set è legato ai dati dell'indagine SHARE che raccoglie informazioni sull'utilizzo dei servizi sanitari, le condizioni socio-economiche, le preferenze individuali (tasso di preferenza intertemporale e avversione al rischio), le scelte di investimento di un campione rappresentativo di CIRCA 85,000 individui ultracinquantenni residenti in 19 paesi Europei . Il progetto di ricerca consentirebbe di contribuire sostanzialmente alla ricerca sul tema da diverse angolature. Da una parte, esso rappresenterebbe il primo lavoro di analisi causale sugli effetti delle campagne di screening sull'utilizzo della mammografia. Secondariamente, rappresenterebbe anche il primo contributo sull'efficacia delle politiche universalistiche di prevenzione sulla riduzione delle disuguaglianze legate all'utilizzo dei servizi sanitari. Inoltre, il lavoro potrebbe far luce sull'efficacia di tali politiche nell'incentivare l'utilizzo tra i soggetti con deficit cognitivi. Tale contributo appare interessante alla luce di valutare l'efficacia del disegno dei programmi di screening basati sull'invito a casa ed appare particolarmente utile nell'obiettivo di disegnare politiche rivolte ad individui in età adulta. Per ultimo, la ricchezza di informazioni del data-set costruito consente di stimare l'optimal invitation rate in termini di massimizzazione della partecipazione. In altre parole è obiettivo del lavoro quello di individuare la soglia critica di inviti che consentono di ottenere la massima partecipazione al programma ed allo stesso tempo di individuale la soglia minima al di sotto della quale il tasso di inviti risulta essere inefficace. Ciò rappresenterebbe una innovativa fonte di informazione al fine di disegnare efficaci politiche di screening mammografico in Europa.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.500,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaCARRIERI Vincenzo (Coordinatore Progetto)
PICA Giovanni (Ricercatore)
RUSSO Giuseppe (Ricercatore)