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MODELLAZIONE GEOTECNICA DEI FENOMENI FRANOSI

Le attività di ricerca che si intende svolgere riguarderanno la modellazione numerica della fase di post-rottura dei fenomeni franosi che hanno sede nei terreni piroclastici, per analizzare condizioni che in problemi al finito possono dar luogo alla liquefazione statica che è una delle questioni aperte in ambito scientifico pur rappresentando un aspetto decisivo per la valutazione del rischio per la vita umana oltre che per la proprietà. Ulteriori argomenti che si affronteranno sono rappresentati i) dall'approfondimento degli aspetti cinematici dei flussi iperconcentrati - che rappresentano un'altra fenomenologia in grado di produrre conseguenze catastrofiche in Campania come testimoniato dagli eventi che nel 1954 causarono in poche ore 318 vittime nella città di Salerno e lungo la costiera amalfitana, ed ingenti danni economici - ii) dalla valutazione del rischio quantitativo (QRA) nella città di Nocera Inferiore dal quale dipende la corretta individuazione delle priorità di intervento per la mitigazione del rischio per la proprietà iii) dalle proposte di elementi di gestione del rischio da frana per la individuazione ed implementazione di una integrata ed ordinaria strategia di mitigazione. Ancora, nell'ambito del tema della gestione del rischio da frana si sistematizzeranno i risultati conseguiti con un processo partecipato tenutosi a Nocera Inferiore (SA) nell'ambito del progetto europeo SafeLand.Per quanto riguarda le frane a cinematica lenta, sulla scorta delle conoscenze sin qui acquisite e dei risultati ad oggi conseguiti, si procederà alla messa a punto di un protocollo per l'impiego dei dati DInSAR a diverse scale di analisi. Tale esigenza nasce dalla consapevolezza che l'approfondita conoscenza delle problematiche da studiare e delle potenzialità e limiti d'utilizzo della tecnica satellitare possono giocare un ruolo decisivo per la sua corretta applicazione oltre che per valorizzarne l'impiego in ambito geotecnico. In tale ottica si collocano le informazioni desumibili in termini di spostamenti superficiali anche attraverso la validazione a terra con misure topografiche e rilievi dei danni agli edifici.Un ulteriore argomento di ricerca sarà rappresentato dall'analisi della fase di innesco di frane superficiali in terreni argillosi - fenomeni molto diffusi sia in Italia e sia in altre Nazioni europee ed extra-europee - per le quali la letteratura tecnico-scientifica è del tutto avara di contributi. A tal fine, con riferimento ad un'area campione della Regione Calabria (Stretta di Catanzaro), è stato avviato un programma di ricerca basato sull'impiego di un approccio multi-scalare mirato alla comprensione dei fattori predisponenti e delle cause innescanti i fenomeni franosi in questione con l’obbiettivo più ampio della loro previsione in termini sia di suscettibilità e sia di pericolosità come definite nella più avanzata letteratura scientifica in termini di rischio da frana. La medesima ricerca verificherà la possibilità di individuare, con procedure di tipo numerico, lo spessore di coltri alterate sede di tali fenomeni, tema questo di grande rilevanza e fino ad oggi mai investigato in ambito tecnico-scientifico.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo4.050,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaCASCINI Leonardo (Coordinatore Progetto)
CIURLEO MARIANTONIETTA (Coordinatore Progetto)
ARENA LIVIA (Ricercatore)
DE CHIARA GIOVANNA (Ricercatore)
FORESTA Vito (Ricercatore)
FORTE Mauro (Ricercatore)
SACCO CLAUDIA (Ricercatore)