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PROFESSIONALITA' DOCENTE: UN MODELLO PEDAGOGICO-OPERATIVO PER PREVENIRE E GESTIRE IL DISAGIO SCOLASTICO.
Il modello pedagogico-operativo della professionalità docente che si intende costruire nasce da una riflessione critico-scientifica sulle discrepanze emerse dalle precedenti ricerche intorno alle competenze possedute, autopercepite, agite dal docente e al modo in cui sono percepite e valutate (presenti e positive o assenti e/o inadeguate) dagli studenti, tutti adolescenti. (Clarizia, 2009, 2011, 2012). Le discrepanze emerse, lette produttivamente da un punto di vista squisitamente pedagogico, possono guidare verso innovative modalità per una auto-formazione continua dei docenti in servizio, focalizzata sulla intergenerazionalità della relazione didattica, verso la consapevolezza che la professionalità docente deve essere strutturata sulla competenza intergenerazionale, attraverso la quale prevenire, individuare precocemente e gestire forme emergenti o sommerse di disagio, conflitto, bullismo. Gli aspetti della comunicazione intergenerazionale didattica più a rischio sono, sulla base delle riflessioni critiche delle ricerche sopraticitate, quelli che vedono maggiormente coinvolti gli aspetti interpersonali della professionalità docente: le competenze etico-deontologiche e relazionali, oltre che, ovviamente quelle valutative, per la dimensione etico-relazionale in esse implicita.Il modello pedagogico-operativo che si intende proporre tenterà di ripensare, anche alla luce di questi risultati, la professionalità docente: per un verso, non trascurando le dinamiche comunicative intergenerazionali; per l’altro, riportando in primo piano la dimensione squisitamente disciplinare della professionalità, riconoscendone una (implicita e potenziale) produttività transdisciplinare e profondamente formativa-maturativa dei saperi scolastici.La strutturazione del progetto prevede:una fase iniziale di presentazione ai docenti, attraverso incontri seminariali, dei risultati della ricerca attuata a livello nazionale e locale (Salerno e provincia) e dell’implicita produttività pedagogica legata al confronto critico (discrepanza) dei dati provenienti dai due campioni (docenti/studenti) indagati;una successiva fase in cui, anche attraverso un approfondimento e un ampliamento sperimentale su un significativo campione regionale, si darà avvio, con la collaborazione attiva dei docenti via via coinvolti nel progetto, ad un processo interpretativo-operativo in senso psico-formativo professionale;una terza fase caratterizzata da una curvatura maggiormente qualitativa, attraverso l’utilizzazione di strumenti dichiaratamente qualitativi, quali focus group, interviste ermeneutiche, role playing…fase che può aprire ad una innovativa formazione in servizio dei docenti, in una sorta di ricerca-azione formativa, nella quale siano gradualmente coinvolti sempre più docenti, studenti, genitori e altri adulti significativi presenti nel contesto scolastico.
Struttura | Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF | |
Responsabile | CLARIZIA Laura | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.085,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Proroga | 10 dicembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | CLARIZIA Laura (Coordinatore Progetto) |