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SPAZI DELLA CITTÀ  NELL'ESPERIENZA DI MOVIMENTO. RIFLESSIONI TEORICHE E SPERIMENTAZIONI PROGETTUALI

La ricerca prende le mosse dalla convinzione che non si possa identificare l’architettura con il manufatto, ovvero considerata unicamente elemento costruito, ridotta ad oggetto / forma / apparenza, ma che sia indispensabile legarla all’esperienza dell’attraversamento degli spazi e al modo di occuparli. Analogamente la città non è più vista come quella di tipo ottocentesco, unicamente questione di allineamenti, isolati, strade ed edifici, ma riflette una condizione complessa, fatta di traiettorie e luoghi praticati.Tale orientamento è strettamente connesso alla visione fenomenologica, legata alle riflessioni di Merleau-Ponty; l’architettura è fatto corporeo, dinamico ed esperienziale. Inoltre, nel rapporto tra spazio e corpo, questo non si intende come entità fissa, congelata in proprietà specifiche quali misure e proporzioni, quanto per le caratteristiche sensoriali e di mobilità, ovvero per tutto quello che rimanda all’esperienza diretta. Il corpo cosi’ inteso entra in rapporto con lo spazio e segna le traiettorie dei movimenti.La città, di conseguenza, viene vista come un insieme di traiettorie, alcune più propriamente legate al corpo, altre di natura diversa, conseguenza di condizioni di attraversamento a maggiore velocità quali automobili, treni metropolitani, e cosi’ via. L’insieme delle traiettorie, a velocità e quote diverse, realizza un’esperienza spaziale caratterizzata dalla sequenza e dalla narrazione.Tale struttura spaziale e narrativa di movimenti ha forti attinenze con quanto legge Michel Foucault nel dipinto Las Meninas di Velasquez in Le parole e le cose. Qui gli sguardi dei vari personaggi raffigurati, insieme a quello del pittore e dell’osservatore, costituiscono un insieme di tracce visive che scompongono realtà e immagine in più piani, offrendo un insieme complesso di relazioni.La ricerca si propone di studiare il sistema di relazione di tali traiettorie, approfondendo la questione sia da un punto di vista teorico che sperimentale e progettuale.Le questioni teoriche verranno sviluppate utilizzando una serie di testi di riferimento e troveranno spazio di sintesi e visualizzazione in una serie di lavori sperimentali che potremmo definire di tipo meta progettuale o diagrammatico. Il lavoro diverrà dunque un lavoro di immagini in cui le relazioni tra spazio, movimento e tempo nella città verranno visualizzate. Il riferimento sarà in questo caso ad artisti quali Man Ray, Christian Schad, Lazso Moholy-Nagy, Bruno Munari che sperimentarono in luoghi diversi durante gli anni Venti e Trenta, la tecnica del fotogramma o shadografia o rayograph, ovvero fotografie ottenute senza l’uso dell’apparecchio fotografico, impressionando la carta sensibile con l’ombra degli oggetti. Ciò che tali fotogrammi propongono è una diversa visione del reale che estende le possibilità dell’occhio umano alla simultaneità della visione riportando la traccia del movimento. La ricerca si propone di lavorare dunque con le immagini allo scopo di cogliere il movimento nel suo farsi.Nella seconda parte della ricerca le sperimentazioni e riflessioni teoriche troveranno campo di applicazione in luoghi urbani specifici in cui l’interazione con il movimento risulti prevalente. Reti infrastrutturali interne al sistema urbano – metropolitane, strade di grande scorrimento, linee tranviarie o ferroviarie, sottopassi e sovrappassi – e grandi infrastrutture esterne o tangenti alla città quali raccordi, svincoli, accessi autostradali, determinano inevitabilmente nuove condizioni urbane spaziali che modificano il tradizionale rapporto tra architettura e città. Qui le risposte progettuali a problemi concreti dovrebbero tener conto di una spazialità che non sia solo di tipo cartesiano e a tre dimensioni, coinvolgendo questioni percettive legate al movimento.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo3.850,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaCOMO Alessandra (Coordinatore Progetto)
VANACORE Roberto (Ricercatore)