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EFFETTO ANTICONVULSIVANTE DEI CORPI CHETONICI ' LIQUIDI¿.

1.AnimaliL’esperimento prevede l’utilizzo di 40 animali (30 P) del genere rattus norvegicus ceppo wistar, tutti di sesso maschile che verranno divisi in quattro gruppi (10 ratti per gruppo). Il primo gruppo riceverà bolo gastrico di corpi chetonici liquidi e dopo 30 minuti pentilentetrazolo (PTZ) e.v mediante infusione progressiva fino ad una dose massima di 85 mg/kg; il secondo gruppo riceverà dopo 30 minuti bicucullina e.v mediante infusione progressiva; il 3° e 4° gruppo saranno di controllo (riceveranno cioè acqua in bolo gastrico e, dopo 30 minuti, PTZ o bicucullina con le stesse modalità infusionali). Ciascun ratto verrà valutato mediante elettrocorticografia EEG: si calcolerà il tempo di latenza di comparsa delle prime scariche epilettogene. Tutte le procedure descritte avverranno previa anestesia generale con uretano. In dettaglio, ciascun animale verrà anestetizzato per l’impianto degli elettrodi corticali e, sempre in anestesia, verrà incannulata la vena femorale; si procederà quindi alle somministrazioni intragastriche, mediante gavage, dei corpi chetonici liquidi ed alla somministrazione per infusione endovenosa dei chemoconvulsivanti come sopra descritto. Al termine dell’esperimento gli animali saranno sacrificati con overdose di anestetico e saranno prelevati il sangue, i cervelli e gli organi addominali per successivi dosaggi dei livelli di corpi chetonici.Analisi dei dati. Verranno comparati ed esposti nella relazione i dati relativi ai seguenti parametri nei quattro gruppi di ratti: tempi di latenza delle prime scariche epilettogene alla C-EEG dopo PTZ o bicucullina e nei gruppi di controllo; si correlerà altresì l’efficacia con i livelli ematici dei corpi chetonici al momento della somministrazione del chemoconvulsivante.2.Protocollo anestesiologicoGli animali saranno sottoposti a premedicazione mediante iniezione intramuscolare di Tiletamina/Zolazepam (Zoletil) alla dose di 20 mg/kg . Verranno quindi ricollocati nell’alloggio originario e tenuti in ambiente silenzioso con luce soffusa fino al raggiungimento dello stato di sedazione profonda. L’ottenimento del piano anestesiologico profondo avverrà mediante anestesia gassosa: il ratto, in sedazione profonda, verrà collocato su un lettino riscaldato e gli verrà applicata un’apposita mascherina per la somministrazione di una miscela di ossigeno, aria e isofluorane 2% mediante erogatore Ohmeda Isotec 4. Durante l’anestesia la frequenza cardiaca e la temperatura corporea saranno monitorati mediante apposita attrezzatura (Indus Instruments- Visualsonic), il mantenimento del piano anestesiologico sarà seguito dal medico veterinario attraverso la valutazione di parametri clinici quali aumento della frequenza respiratoria e cardiaca. In caso di superficializzazione dell’animale il veterinario procederà all’approfondimento anestesiologico mediante l’aumento della concentrazione di gas anestetici erogati.Al termine della spermentazione gli animali saranno sottoposti a uetanasia.3.EutanasiaGli animali in anestesia generale profonda (vedi paragrafo 3) saranno sottoposti ad eutanasia mediante somministrazione intracardiaca di Tanax alla dose di 2ml/400g pv.Motivazioni per l’utilizzo dell’animale. Non è possibile utilizzare altro metodo scientificamente valido, ragionevolmente e praticamente applicabile che non implichi impiego di animali per ottenere la dimostrazione dell'effetto antiepilettico dei corpi chetonici "liquidi", come presupposto per future sperimentazioni cliniche in pazienti epilettici. Inoltre la scelta del ratto è dettata dalla presenza del modello in letteratura, e consentirà quindi di ottenere dati confrontabili e usufruibili da altri gruppi di ricerca.BibliografiaKristopher J. Bough, Patrick J. Matthews, Douglas A. Eagles. A ketogenic diet has different effects upon seizures induced by maximal electroshock and by pentylenetetrazole infusion. Epilepsy Research 38 (2000) 105–114.Kristopher J. Bough, Ritu Valiyil, Frederick T. Han, Do...

StrutturaDipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”/DIPMED
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo3.834,90 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaCOPPOLA Giangennaro (Coordinatore Progetto)
VIGGIANO Andrea (Ricercatore)