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L'ALTRA AMERICA. FLUSSI MIGRATORI DALL'ITALIA VERSO DESTINAZIONI MINORI IN AMERICA LATINA
Poco si conosce sui flussi piú modesti dell’emigrazione italiana. Nel caso di molti paesi – e la ricerca intende rivolgersi soprattutto ad una vasta area dell’America Latina – non si è ancora sviluppata una coerente e completa indagine tanto sugli aspetti quantitativi, quanto in particolare su quei temi di carattere, per così dire, qualitativi del fenomeno. Poco infatti si conosce sui tempi, sulle provenienze, sulla consistenza dei flussi orientati verso un gruppo importante di paesi che non sono mai rientrati tra le destinazioni classiche dell’emigrazione italiana. Colombia, Bolivia, Cile, Perù, Paraguay, la maggior parte dei paesi centro-americani, con la parziale esclusione del Messico. Ancora meno si conosce il destino degli immigrati italiani, la loro capacità o volontà di inserirsi nelle società ospiti, l’attitudine a creare imprenditoria etnica. Restano pressoché sconosciuti, dunque, il ruolo, le attività, le capacità imprenditoriali degli italiani.Alcune lodevoli ricerche, in particolare quelle di Vittorio Cappelli – anche se prevalentemente dedicate allo studio della componente calabrese –, aprono solo la scena su un campo pressoché inesplorato anche solo per una ricostruzione quantitativa di quel che è accaduto. La ricerca intende fornire una prima risposta ad alcuni degli interrogativi che oggi non trovano una risposta.La metodologia che si intende seguire è la medesima già praticata per i lavori sull’emigrazione in Venezuela: rivolgersi al paese ospite quale fonte primaria della letteratura scientifica sull’argomento e direttamente agli immigrati per ricostruirne la vicenda umana, professionale ed emotiva.Così come per le ricerche sul Venezuela, si intende tener congiunti il livello della storia economica e sociale del paese ospite e la vicenda individuale degli immigrati; l’influenza delle catene migratorie e le opzioni di singoli; la politica degli stati e il contributo che i migranti italiani sanno fornire alla formazione di un’idea di nazione e alla costruzione della nazione stessa.Certo, la dimensione quantitativa e la durata temporale dei flussi non sono neutrali rispetto all’importanza e al ruolo che essi possono assolvere nel paese ospite: tanto piú ristretti saranno i numeri, tanto piú limitati saranno i tempi, tanto meno significativo potrà essere il contributo degli italiani. Paradossalmente, però, le esperienze migratorie, sia pure a livello singolo, potranno essere pari, se addirittura non piú significative di quelle che si sviluppano in flussi di dimensioni piú rilevanti e con un arco temporale ben piú ampio. La ricerca, dunque, intende utilizzare la conoscenza diretta, il racconto di vita, l’intervista, quali strumenti essenziali di una indagine che per le caratteristiche stesse del suo oggetto di studio (quantità, tempi, qualità) può offrire un interessante spaccato della piú generale storia dell’emigrazione italiana. Inoltre, non si esclude di poter utilizzare le fonti proprie della storia d’impresa, qualora si dovessero individuare aziende di rilevante interesse fondate da immigrati o gestite dai loro eredi.Risultano, dunque, evidenti gli obiettivi che si prefigge la ricerca e l’interesse scientifico che essa riveste. Ma è opportuno sottolineare anche un elemento altrettanto importante che è la capacità di “riconoscimento” che essa determina: riconoscimento degli emigrati nel proprio lavoro e nel piú generale fenomeno migratorio italiano, riconoscimento di essere rappresentante di una comunità nazionale, anzi di due comunità diverse e non antitetiche, poiché non esiste contrapposizione tra il ruolo imprenditoriale assolto nel paese ospite e il partecipare di una comunità nazionale, quella italiana, che tanti suoi membri ha disseminato per il mondo, affidando alla loro capacità personale e al portato di esperienze collettive, che appartengono a un intero popolo, il successo della scelta di abbandonare il proprio paese.
Struttura | Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF | |
Responsabile | D'ANGELO Giuseppe | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.635,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Gruppo di Ricerca | D'ANGELO Giuseppe (Coordinatore Progetto) |