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LA DIFFUSIONE DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA IN PRINCIPATO CITERIORE NELLA PRIMA META' DEL XIX SECOLO

La dotazione di un impianto di illuminazione pubblica, realizzato nella città di Salerno nel 1809 (subito dopo quello della capitale Napoli), offre un interessantespaccato storico in quanto dà il via alla medesima realizzazione nei centri minori del Principato Citeriore.L'uso dei fanali "a riverbero argentato", a combustione dell'olio d'oliva, se appare una fondamentale novità per le città meridionali dell'epoca rappresenta, invece, unsegnale di arretratezza rispetto ai centri dell'Europa continentale che avevano già sperimentato e andavano rapidamente realizzando gli impianti d'illuminazione a gas,ai quali nel Mezzogiorno si arriverà solo dopo l'Unità; anzi nella seconda metà dell'Ottocento si assisterà a una forte differenziazione tra i centri minori checontinueranno a usare l'olio, i centri medi che introdurranno lo "scisto" e quelli maggiori che passeranno, per l'appunto, al gas spesso dotandosi di officine per laproduzione come anche nel resto della Penisola. Lo studio di quest'ultimo aspetto, sulla base dei primi sondaggi e delle prime ricerche avviate, permetteràl'approfondimento delle conoscenze tecniche dell'epoca e una precisa mappatura del patrimonio fondiario delle città del Principato Citeriore; la classificazionecensuaria di appartamenti e botteghe, al fine di parcellizzare le spese di manutenzione spettanti ai cittadini, consentirà di realizzare un quadro molto preciso sullaproprietà immobiliare e sulla stessa composizione dell'artigianato e del commercio al dettaglio così come è apparso per la città di a Salerno nella prima metà del XIXsecolo.Le carte conservate presso l'Archivio di Stato di Salerno offrono la possibilità di seguire le vicende dei comuni della provincia, tra cui i più significativi vi sono quellidi Eboli, Amalfi, Vietri sul Mare e Cava dei Tirreni. L'archivio municipale di quest'ultima città, conservato presso la locale Biblioteca Comunale, potrà fornireulteriori informazioni e approfondimenti. Sarà anche importante la fase della ricerca che si svolgerà presso la Biblioteca Provinciale di Salerno e la BibliotecaNazionale di Napoli per cercare di ricostruire il dibattito e le polemiche che si ebbero nella realizzazione di questo tipo di infrastrutture nonché la conoscenza tecnica di base di quanto si andava realizzando e, nel contempo, delle scelte delle stesse tecniche che andavano a mutare con grande velocità.