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IL PATRIMONIO CULTURALE. PER UN APPROCCIO INTERDISCIPLINARE ALLO STUDIO E ALLE FORME DELL'INTERPRETAZIONE

Il patrimonio culturale si presenta come un testo da decifrare e come scommessa sul futuro. Si sviluppa secondo una trama complessa di significati che implica un campo di indagine vasto e necessariamente composto da specialismi destinati all'integrazione, all'incrocio, all'interazione, a formare un campo aperto dielaborazione e sperimentazione.Il progetto di ricerca dovrà produrre una riflessione attenta e aggiornata su ciò che deve essere inteso per patrimonio culturale, intellettuale e storico, comprensivo di valori, componenti ed attività sia materiali, sia culturali e spirituali.Appare necessaria una verifica dello stato di conservazione delle singole risorse culturali: i fondi antichi delle biblioteche sono, ad esempio, soggetti a precise norme regionali che ne regolano la conservazione e l'eventuale esposizione; manca a tutt'oggi, ad esempio, una schedatura completa e moderna degli Archivi Storici dei Comuni, che possa portare al recupero, ove possibile, di inventari già esistenti, nel rispetto degli standard qualitativi e scientifici.La conoscenza, la valorizzazione e la comunicazione dei beni culturali passa, ad esempio, anche attraverso sistemi di realtà virtuale.Le nuove frontiere della realtà virtuale e della fruizione ricontestualizzano il patrimonio culturale secondo una conoscenza strutturata e diversa rispetto alpassato. L'ingresso dei beni e delle attività culturali nell'era del digitale pone delle domande e delle discussioni metodologiche piuttosto complesse. Ad esempio: quale digitale per i beni culturali? Quali prospettive per i beni culturali, per la fruizione, la condivisione di risorse, la ricerca, il turismo?Da un altro punto di vista molti Musei sono stati creati con l'intento di affermare l'identità di una nazione, di una città, di un gruppo anche perché la nozione stessa di ‘patrimonio', in virtù della sua stretta associazione con i concetti di ‘identità' e di ‘eredità' sembra riferirsi a qualcosa che è acquisito una volta per tutte. E'necessario ripensare il patrimonio non tanto come un sistema chiuso, come un'eredità ricevuta, da conservare e da trasmettere, quanto come un insieme di beni da condividere e ricollocare in uno spazio sociale di scambio. E' necessario lavorare sul patrimonio in chiave interculturale; con un nuovo modo di pensare che apre spazi inediti in inclusione. Si impone la necessità di ripensare il lavoro dei musei, luoghi tradizionalmente deputati alla tutela del patrimonio, ma anche delle areearcheologiche, degli spazi geografici, del patrimonio storico artistico e delle arti performative (musica, danza, teatro) in generale.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo8.199,26 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaMENICHETTI Mauro (Coordinatore Progetto)