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LOCAZIONE: OSPITALITA' E PRINCIPIO DI SOLIDARIETA'

Allo stato dell'arte, nel quale si coglie una peculiare attenzione verso la tutela della persona in qualsivoglia rapporto giuridico, basilare si rivela il ruolo del giudice, quale garante nella realizzazione degli atti di autonomia negoziale, e pertanto, dei principi e dei valori non patrimoniali rinvenibili a livello costituzionale.Si vuole così esaminare la giurisprudenza più recente sul tema oggetto della ricerca, verificando, ad un tempo, come la dottrina più attenta abbia da tempo sostenuto l'applicazione del metodo sistematico-assiologico, che reclama il soddisfacimento dei bisogni rispondenti a valori e principi del sistema ordinamentale vigente.Al prodursi di una violazione del principio solidarista in un negozio (in particolare, in un contratto di locazione) a danno di una sola parte, la soluzione più adeguata è il frutto dell'intervento del giudice che chiamato a compiere il controllo di meritevolezza su quello stesso atto al fine di preservarlo, consente di conservarlo mediante eteroregolamentazione.Le recenti sentenze della giurisprudenza di legittimità del 2009 e del 2012, postesi nella direzione da ultimo indicata, avvalora tale metodo interpretativo auspicato dalla dottrina più illuminata da decenni ormai.Se ne vuol dedurre pertanto che il ruolo del giudice, nella fase patologica, è essenziale e consente il travalicamento di posizioni dottrinali anacronistiche sul punto per giungere agevolmente ad una lettura interpretativa sistematico-assologica che consente di preservare regolamenti negoziali, endiadi di auto ed eteroregolamentazione, conformi ai princípi e valori dell’ordinamento vigente.