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I VALORI E LO SPORT. GLI ADOLESCENTI E LA PRATICA SPORTIVA IN PROVINCIA DI SALERNO

Nonostante le numerose trasformazioni che si sono registrate nel mondo dello sport e nella pratica sportiva sia a livello agonistico sia a livello dilettantistico, la pratica sportiva ha continuato a esercitare la sua funzione di socializzazione. Da qui l’idea di una ricerca che ha come campione di riferimento quello degli adolescenti in Provincia di Salerno per indagare proprio l’influenza della pratica sportiva nella trasmissione dei valori.Si ritiene dunque fondamentale la conoscenza degli aspetti della pratica sportiva, dentro e fuori l’istituzione scolastica, poiché il rapporto valori e pratica sportiva resta ancora poco esplorato nelle dimensioni culturali, tuttavia, coloro che intendono studiare tale rapporto è bene che si pongano nella prospettiva di superamento di tale dualismo e si orientino verso un’integrazione di questi due aspetti del vivere quotidiano delle giovani generazioni. Tale approccio si rende necessario perché la pratica sportiva si configura come un agente di socializzazione che aiuta la relazione con l’altro, insegna il rispetto delle regole della competizione e le governa, facendo si che nel gioco ci sia la possibilità per ogni giovane atleta di contribuire con il proprio ruolo e le proprie potenzialità a raggiungere risultati migliori. La socializzazione attraverso la pratica sportiva contribuisce al processo di interiorizzazione dei valori con un ruolo fondamentale anche nell’integrazione di gruppi di minoranza e di differente cultura con l’ausilio di meccanismi di solidarietà (riduzione del pregiudizio).Alla luce di tali considerazioni, si proverà a indagare quindi come i valori e la pratica sportiva sono in relazione e come essi possono contribuire alla costruzione di senso e significato rispetto alla convivenza con l’altro. Rispetto a quest’obiettivo è possibile avanzare l’idea di un’analisi che tenga conto di aspetti qualitativi e quantitativi. L’utilizzo di differenti metodi è, in primo luogo, dovuto alla volontà di voler integrare sia la dimensione oggettiva sia la dimensione soggettiva e in secondo luogo perché riteniamo impossibile usare un unico metodo per poter studiare fenomeni legati alle relazioni (di sé con il proprio corpo e con il mondo sociale) e alla cultura vista la complessità di queste. Si rende dunque necessario un approccio di studio che tenga conto non solo di aspetti comuni e generali, ma anche una visione di più ampio respiro attraverso l’ausilio di studi comparati e interviste a testimoni privilegiati (insegnanti, istruttori, allenatori, ecc.) che operano nei diversi ambiti entro cui si praticano attività sportive (scuola, federazioni, palestre, ecc.).La ricerca pertanto, si svilupperà nelle seguenti fasi che descriviamo brevemente:Prima fase: in questa fase si procederà alla ricerca di sfondo di carattere teorico che attraverso l’individuazione degli elementi conoscitivi meritevoli di approfondimento, condurrà alla costruzione delle variabili sul tema in oggetto (4 mesi).Seconda fase: individuazione del campione su base provinciale e costruzione dello strumento per l’indagine campionaria (questionario) e costruzione della griglia di intervista da somministrare ai testimoni privilegiati (4 mesi).Terza fase: realizzazione dell’indagine campionaria e delle interviste ai testimoni privilegiati (8 mesi)Quarta fase: inserimento dei dati ed elaborazione statistica dei dati dell’indagine campionaria e analisi dei contenuti delle interviste e loro interpretazione (6 mesi).Quinta fase: diffusione dei risultati e realizzazione di un convegno per la presentazione dei risultati complessivi del progetto di ricerca (2 mesi).

StrutturaDipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.485,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaMANGONE Emiliana (Coordinatore Progetto)