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LA NARRAZIONE IN SPAGNOLO L2: STUDIO DEI SEGNALI DISCORSIVI

Il progetto prevede la collaborazione, tramite un accordo Socrates/Erasmus, tra la Cattedra di Didattica della Lingua e della Letteratura della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Murcia (Spagna) e le Cattedre di Lingua Spagnola e Traduzione della Facoltà di Lettere della Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Salerno. Il progetto si allaccia al progetto “Estructura informativa y marcación discursiva en la didactica de la interaccion oral en italiano y español LE” (FFI2011-24960) diretto dalla prof.ssa Margarita Borreguero Zuloaga, del Dpto. di Filologia Italiana della’Universidad Complutense di Madrid e finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione spagnolo; lavorano a quest’ultimo progetto Inmaculada Solís, Teresa Martín e Consuelo Pascual.L’obiettivo di questo progetto è quello di studiare l’uso dei segnali discorsivi propri della narrazione orale da parte di studenti di spagnolo del 3 anno, che hanno raggiunto il livello B2 del QCER.Un secondo obiettivo è coltivare la narrazione orale in spagnolo come lingua straniera basandoci nella visione di adattamenti cinematografici muti dei classici della letteratura e del posteriore riassunto tematico per analizzare le strutture e funzioni linguistiche e pragmatiche al fine di creare un modello di produzione e valutazione della competenza discorsiva orale specifico per questa tipologia verbaleLa visione di un testo cinematografico muto, adattamento di un’opera letteraria letta in precedenza, ha la finalità di stimolare sia la cognizione inferenziale, sia la interpretativa. La mancanza di un appoggio verbale attiva l’interpretazione globale e attiva la ricontestualizzazione testuale. Il cinema ha preso dalla letteratura sia argomenti narrativi, sia strategie formali (Metz, 1968) posteriormente Vayone, 1989; Gaudreault e Jost, 1995 approfondirono gli studi comparati tra cinema e narrazione in relazione al rapporto tra parola e immagine, l’intervento dello spazio e del tempo narrativi e la fondamentale importanza del punto di vista. Esistono diverse pubblicazioni che trattano l’argomento del cinema come risorsa educativa (De la Torre, 2005; Clarembeaux, 2010; Gispert Pellicer, 2009; Martínez-Salanova, 2001, e dell’intertestualità Romea Castro, 2003.Tuttavia non si ha trovato nessuna pubblicazione in cui si proponga i cinema muto per la didattica dell’oralità nell’aula di lingua straniere; sono pochi gli studi sul cinema muto e le fonti letterarie (Cánovas Belchi, 2002), così come la loro connessione con le strutture narrative (Sánchez Andrada, 2002; Martínez Vicente, 2012). Per questo motivo la presente ricerca si pone come un lavoro pioniere in questo ambito.Per raggiungere questo obiettivo si seguiranno i seguenti passi:1.Creazione di un corpus d’interlingua costituito da narrazioni orali prodotte dagli alunni, dopo la visione di due testi cinematografici muti che sono l’adattamento di un’opera letteraria già letta precedentemente (in questo caso Don Chisciotte).2.Trascrizione delle produzioni.3.Analisi qualitativo e quantitativo dei segnali discorsivi.4.Analisi delle funzioni dei segnali discorsivi che appaiono nelle narrazioni.5.Valutazione e analisi del dominio discorsivo raggiunto dagli informanti.6.Analisi delle sequenze discorsive delle produzioni.7.Creazione di database dei segnali discorsivi e le loro funzioni.Il lavoro prevede un’analisi delle strutture pragmalinguistiche del corpus narrativo, e le conclusioni pertinenti sulla competenza comunicativa orale raggiunta dai discenti in questa modalità narrativa, così come la validità didattica del modello proposto.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.450,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Proroga22 aprile 2016
Gruppo di RicercaMARTIN SANCHEZ Maria Teresa (Coordinatore Progetto)