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NAZIONI E SISTEMA INTERNAZIONALE NELL'ERA GLOBALE
La ricerca, pur tenendo in debito conto il ruolo essenziale degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica nella trasformazione del sistema internazionale dalla fine degli anni ottanta e i primi anni novanta, intende ricostruire anche le politiche seguite da tutti quegli stati le cui scelte sono state finora scarsamente prese in considerazione, ma che invece hanno contribuito a influenzare in profondità il corso degli eventi in vista della fine della guerra fredda e dell'avvio di una nuova era. Anche se certamente la politica estera americana ha avuto un ruolo di primo piano nell'indirizzare quella trasformazione in una ben determinata direzione e le scelte del segretario del PCUS, Michail Gorbacev, hanno avuto una profonda influenza sugli eventi, il ruolo svolto nel processo di trasformazione del sistema internazionale dai governi di paesi dell’Europa occidentale come Francia, Gran Bretagna e Italia deve essere ancora debitamente analizzato. Lo stesso dicasi per alcuni stati chiave dell’Europa orientale come la Polonia, la Cecoslovacchia, l’Ungheria, la Germania dell’Est, la cui evoluzione politico-sociale ha ugualmente apportato un contributo significativo alla fine dell’assetto bipolare. La ricerca, dunque, mira a integrare la prospettiva che attribuisce a USA e URSS la principale responsabilità della trasformazione e bilanciarla con l'analisi del ruolo svolto anche da altri attori internazionali, statali e non-statali. Tra questi ultimi, i movimenti per i diritti umani e per il disarmo, la cui azione ha contribuito lo stesso in profondità alla trasformazione del sistema. In particolare, si pensa di analizzare il fenomeno della crescente apertura e integrazione dei mercati, ovvero della globalizzazione economica; l’affermazione di una serie di attori extra-europei che da una posizione marginale o irrilevante assumono invece un ruolo crescente all’interno del sistema internazionale, dalla Cina all’India, o, su un piano diverso, dall’Africa all’America Latina, proprio a causa del loro inserimento in una rete economica sempre più ampia; l’importanza anch’essa crescente, all’interno dei meccanismi che condizionano la crescita economica, dell’elemento tecnologico, sempre più determinante nello stabilire gerarchie e rapporti di potenza tra gli stati; il peso sempre più grande delle materie prime e delle risorse energetiche, tanto più importanti in quanto sempre più capaci di condizionare la crescita economica; la ripresa e lo sviluppo dell’integrazione europea, intesa non più e non solo in funzione di ricomposizione delle fratture del passato, ma anche come strumento capace di consentire all’Europa di proiettarsi verso l’esterno e cercare di governare il processo di globalizzazione delle relazioni internazionali; l'evoluzione del concetto di sicurezza alla luce dei nuovi approcci in Europa occidentale come in quella orientale, in Russia come negli Stati Uniti. Si tratta, in definitiva, di delineare, sulla scorta di fonti edite e inedite da raccogliere, schedare e analizzare, il quadro complessivo della politica internazionale degli ultimi decenni mediante una interpretazione meno ancorata agli schemi tradizionali e in grado di offrire un contributo importante alla conoscenza della trasformazione del sistema in senso globale.
Struttura | Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC | |
Responsabile | ROSSI Luigino | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.100,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Proroga | 11 dicembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | ROSSI Luigino (Coordinatore Progetto) CONTE Alfonso (Ricercatore) PARRELLA Roberto (Ricercatore) |