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LOCALE/GLOBALE. CONCETTI E PROBLEMI DEL COSMOPOLITISMO MODERNO

La ricerca è innovativa perché segue l'ipotesi secondo cui l'apparato concettuale del cosmopolitismo sia utile a comprendere la globalizzazione, parola molto diffusa ma poco analizzata dal punto di vista filosofico.Sulla base di questa impostazione, la ricerca si articolerà in questo modo: 1) Panorama del dibattito contemporaneo sul cosmopolitismo (Nussbaum, Held, Sen, Appiah, Morin, Taylor, Habermas, Archibugi); 2) Ricostruzione del dibattito cosmopolitico nella prima modernità (Erasmo, Leibniz, Saint-Pierre, Diderot, Kant, Herder, Humboldt), in relazione al nuovo quadro geopolitico e cosmologico; 3) Analisi del rapporto tra cosmopolitismo e globalizzazione, con particolare riguardo al modo con cui essi interpretano il "fare esperienza del mondo"; 4) Analisi specifica della coppia locale-globale come chiave del confronto tra cosmopolitismo e globalizzazione.L'apparato concettuale del cosmopolitismo, soprattutto moderno, riassume il problema del rapporto uomo-mondo così come si è venuto configurando dopo Copernico e Colombo, dopo la scoperta del novus mundus e il passaggio dal cosmo chiuso all'universo infinito. Il cosmopolitismo moderno, da Saint-Pierre e Kant sino alle moderne discussioni ravvivate, tra gli altri, da Martha Nussbaum, David Held e Juergen Habermas, ha di fronte a sé la dimensione mondiale come qualcosa di effettivo, di operante; esso si attua specialmente nella continua tensione tra locale e globale, appartenenza a un ambiente delimitato, proprio, a portata di mano, famigliare, e l'appartenenza allo straniante piano virtuale degli incessanti flussi planetari di cose, persone, informazioni, immagini. Ecco perché, tra le coppie concettuali di cui non possiamo più fare a meno per capire la realtà attuale, quella "locale-globale" è forse la più emblematica, in cui si condensano tutte le altre: particolare-universale, monismo-pluralismo, ambiente-mondo, radicamento-sradicamento, appartenenza-estraneazione, chiusura-apertura... Tanto nel Settecento quanto oggi si discute sul senso e la possibilità della cittadinanza globale, di cosmopolis, di destino comune dell'umanità, di istituzioni sovranazionali, governo mondiale, poiché di fatto l'esperienza non è più circoscritta nello spazio e nel tempo. Eppure, per ciascun individuo come per ciascuna comunità e ciascuna istituzione questi limiti agiscono, restano un elemento indispensabile di orientamento e di valutazione. Nella tensione tra locale e globale emerge allora con inaudita urgenza l'antico problema del rapporto tra particolare e universale, tra il fare esperienza in prima persona, in modo sempre circoscritto e limitato, e l'appartenere a un orizzonte aperto, indefinito, imprevedibile.La ricerca prevede dunque una parte storica di ricostruzione del dibattito cosmopolitico e una parte analitica che esamina i rapporti tra lessico e concetti del cosmopolitismo con il senso teorico ampio del termine "globalizzazione".

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.550,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Proroga10 dicembre 2016
Gruppo di RicercaRUSSO Marco (Coordinatore Progetto)