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PSICOANALISI E TEORIA POLITICA: NUOVI MODELLI DI ANALISI (II)

La ricerca si articolerà su tre versanti. 1) Un versante critico-decostruttivo che si soffermerà sugli apporti e sulle eventuali insufficienze dei diversi modelli di teoria e analisi sociale fin qui ispirati dall'insegnamento di Lacan. In particolare, è la categoria di "soggetto collettivo" che sembra dover essere ancora messa a fuoco correttamente in una prospettiva lacaniana, a partire dalla singolare e anti-filosofica declinazione del problema della soggettività offerta dallo psicoanalista francese. In questa luce, le teorie di Laclau e di Badiou, soprattutto, risultano da un lato senz'altro interessanti e produttive, dall'altro limitate nella loro portata da un approccio ancora troppo restrittivo al concetto di soggetto, visto sempre come un "subiectum" dotato di una propria identità e positività ontologica. Ciò che Lacan mette radicalmente in discussione, viceversa, è proprio la sovrapposizione di "identità" e "soggettività". E parecchie sono le conseguenze tuttora inesplorate di questa radicale messa in questione del "soggetto" filosofico. 2) A partire da questa trattazione critica delle principali teorie sociali ispirate dal pensiero lacaniano sembra possibile fare rotta su una diversa concettualità. Centro dell'investigazione non è più, in questo caso, la categoria di "discorso", come in Laclau, ma la categoria di "grammatica", originalmente riproposta da Lacan come fulcro del "fantasma" soggettivo. Di pari passo, ogni approccio alla teoria sociale in termini di ontologia sociale, quale ancora si intravede in Badiou, lascia il posto a un diverso inquadramento teorico complessivo e a questioni d'altra natura - tipo: è possibile parlare, e in che termini, di "soggetti collettivi", per esempio di "soggetti politici"? Quale può essere lo statuto storico-politico, ma non ontologico, di simili "soggetti"? Esiste una "pulsionalità" dei soggetti collettivi? E dove si nasconde la loro dimensione "inconscia"? 3) Accanto al lavoro di indagine teorica, la ricerca dovrà necessariamente includere momenti imprescindibili di confronto con ricercatori italiani e stranieri che lavorano sugli stessi temi con un approccio simile e con identici punti di riferimento. Questa attività di confronto e di collaborazione scientifica ha già messo capo negli anni scorsi a forme di cooperazione stabile con istituzione universitarie straniere. L'obiettivo ultimo resta la creazione di un PhD internazionale, con piattaforma didattica online. Su questo obiettivo si continuerà a lavorare.