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BRUNO BRUNA - LAVORO GRATUITO, SALARI E SPESA SOCIALE
Capire le motivazioni che inducono gli individui a offrire gratuitamente lavoro in organizzazioni sociali è una questione d’interesse per almeno due ragioni. Innanzitutto, alla luce delle riforme del Welfare che hanno vincolato la spesa pubblica nazionale, il lavoro volontario è diventato un input produttivo di vitale importanza per il settore non-profit impegnato nella fornitura di servizi sociali, educativi, culturali, ricreativi e altri ancora. Inoltre, alla luce della letteratura sul capitale sociale, con l’Italia quale prima nazione in cui sono stati analizzati i suoi effetti, il lavoro volontario sembra contribuire allo sviluppo economico regionale rendendo le istituzioni pubbliche e i mercati più efficienti.Da questo punto di vista risulta utile analizzare il comportamento dei volontari italiani al fine di discernere l'esistenza o meno di un ritorno economico dell'attività gratuita, utilizzando le banche dati al momento disponibili. Il comportamento può essere ulteriormente approfondito intrecciando il dato economico con quello relativo a comportamenti sociali e caratteristiche individuali. Ciò consentirà di esprimere valutazioni (in caso di presenza di un ritorno del volontariato) sul canale attraverso il quale si esplica la motivazione di investimento. Come suggerito da Day e Devlin, l'attività gratuita può essere svolta per sviluppare network, per acquisire capitale umano o per conseguire un effetto di segnalazione. Dal punto di vista teorico ciò richiede l'esplicitazione delle relazioni causali che consentono tali risultati. Da ultimo, il ritorno economico può avere effetti di spiazzamento che agiscono tramite i meccanismi di autostima e auto determinazione. La verifica della rilevanza economica del crowding out, in assenza di asimmetrie informative, richiede l'elaborazione di prove empiriche o sperimentali in grado di colmare la distanza tra le analisi economiche e quelle della psicologia empirica. Tale passaggio può consentire un migliore approccio alla valutazione dello spiazzamento provocato dalla spesa pubblica, con la possibilità di introdurre una distinzione ulteriore tra spesa per remunerazioni e premi individuali e spesa per infrastrutture complementari all'attività gratuita.
Struttura | Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES | |
Responsabile | BRUNO Bruna | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.700,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Proroga | 11 dicembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | BRUNO Bruna (Coordinatore Progetto) FAGGINI Marisa (Ricercatore) FIORILLO DAMIANO (Ricercatore) TROISI Roberta (Ricercatore) VINCI Concetto Paolo (Ricercatore) |